20/02/2019

La deriva eutanasica del Canada di Trudeau

Il Governo Trudeau, in Canada, ha proceduto, in quest’anno elettorale, a cambiare molti ministri. Le prossime elezioni federali si terranno il 21 ottobre e dopo le due sconfitte subite nel 2018, con il Quebec e l’Ontario passati ai conservatori, l’icona liberale Trudeau tenta di recuperare terreno. Purtroppo per lui, tra le scelte fatte, ha nominato un nuovo Ministro della Giustizia, David Lametti, noto per i suoi favori pro eutanasia.

La legge approvata da meno di due anni, ha di fatto visto un’applicazione molto permissiva e sono frequenti casi di veri e propri omicidi di anziani, malati di Alzheimer, giovani depressi in tutto il Paese. Quella legge, fortemente voluta da Trudeau, continua a vedere una fortissima opposizione da parte di tutte le chiese cristiane del Paese e di molte istituzioni e associazioni mediche e professionali. Dalla approvazione della legge del 2016, l’attuale Ministro Lametti non ha mai nascosto di voler modificare e ampliare l’eutanasia e la sua applicazione. Mentre il suo predecessore, Wilson-Raybould, si era impegnato anche nei giorni natalizi a non modificare l’attuale legislazione, Lametti vuole e dichiara di voler rendere accessibile a tutti e in qualunque caso l’eutanasia. La legge del governo Trudeau consente la morte assistita solo per adulti consenzienti «in una fase avanzata di declino irreversibile» a causa di una malattia grave, incurabile o disabilità e per i quali la morte naturale è «ragionevolmente prevedibile».

Già l’anno precedente alla approvazione, con una  sentenza del 2015, la Corte Suprema aveva suggerito un approccio più permissivo, consentendo la procedura per adulti in condizioni mediche «dolorose e irrimediabili» o che causino sofferenze durature percepite come «intollerabili». Nelle scorse settimane lo stesso Governo federale ha ricevuto le relazioni richieste al Consiglio delle Accademie Canadesi sulle questioni irrisolte che riguardano i “minori maturi” e sulle persone che soffrono rigorosamente di malattie mentali. Siamo alla deriva eugenetica in Canada, se le modifiche della normativa andassero nella direzione auspicata dal Governo, senza ombra di dubbio, il Paese si troverebbe ad applicare una vera e propria legge eugenetica, una selezione di fatto della popolazione dalla quale verrebbero eliminati i malati, gli anziani, i giovani depressi ecc… Un colpo di ‘lametta’ che non dovrebbe essere consentito e certamente non passerà sotto silenzio grazie alla opposizione delle tante associazioni e chiese cristiane e grazie alle prossime elezioni politiche. Una icona liberale che liberalizzasse di fatto l’eugenetica nel proprio Paese non sarebbe certo da lodare e nemmeno da votare.

Luca Volontè

Fonte: Huffington Post

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