31/07/2019

La drammatica deriva eutanasica del Canada

Solo i più ingenui potevano pensare che il regalo fatto da Trudeau e dalla sua maggioranza liberale lo scorso giugno 2016, con l’approvazione della “assistenza alla morte” fosse senza effetti. In Ontario, regione del Canada, in poco più di due anni dalla legge federale favorevole all’eutanasia, sono stati ben 3303 i morti, di cui oltre 700 nell’ultimo semestre di quest’anno. Penserete ad un susseguirsi di malattie neuro degenerative o tumori irreversibili.

No, ormai crescono le richieste di “puntura della morte” anche tra persone che nulla hanno a che vedere con malattie incurabili e impossibili speranze di vita, né con dolori atroci o prevedibili morti immediate. Semplicemente si sentono inutili e anche dannosi per la società, al punto che molte campagne pubblicitarie e messaggi mass mediatici invitano, più o meno in modo subliminale, a “terminarsi” per favorire una miglior spese sanitaria per coloro che sono ancor più giovani o donare organi finché la malattia non è all’ultimo stadio, per aiutare caritatevolmente coloro che possono, grazie agli organi ricevuti, riprendersi la vita.

Tant’è che a pochi mesi dalle prossime elezioni politiche, dove alcuni prevedono la sconfitta sonora per i liberali e Trudeau coinvolti in molti scandali, il Parlamento federale sta immaginando di estendere, o meglio legalizzare, una pratica che si va diffondendo, ovvero quella dell’eutanasia anche per i minorenni e, parallelamente, introdurre nuove linee guida per la donazione di organi.

Come è noto in campo medico e sanitario, i trapianti di organi sono molto più efficienti se l’organo proviene da un donatore vivo, dunque non scandalizziamoci se la deriva anti umana dell’eutanasia porterà a vere e proprie forme di incoraggiamento della “dolce morte” a scopo caritatevole, cioè la donazione di organi perfettamente sani da esseri viventi, che potrebbero essere indotti a sacrificarsi. Le prossime elezioni potrebbero portare novità importanti, tra i Conservatori, infatti, sono moltissimi coloro che hanno sostenuto le proteste di medici e chiese cristiane che in questi anni si battono contro questa legge favorevole all’eutanasia e molti parlamentari stanno promuovendo una legge che tuteli e garantisca il diritto umano alla libertà e obiezione di coscienza per medici, infermieri e ospedali.

Ad oggi questi amanti della vita e del diritto umano inalienabile hanno perso le loro battaglie parlamentari, ma dalle elezioni del prossimo 21 ottobre molto potrebbe cambiare per il bene del Canada e dei suoi cittadini. Non sarà facile, gli interessi poco caritatevoli dei promotori dell0eutanasia, come di coloro che promuovono l’aborto, sono molti.

Luca Volontè

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