02/03/2019

La Svizzera tra “;matrimonio” gay e utero in affitto

La Svizzera potrebbe aprire la strada per permettere alle coppie dello stesso sesso di sposarsi e adottare bambini; così emerge dai lavori della Commissione parlamentare. Forse ci sarà bisogno di più tempo invece per la legalizzazione della donazione del seme per la fecondazione di coppie lesbiche. La commissione Affari legali della Camera dei deputati ha votato a favore di un progetto di legge che stabilisce queste nuove misure.

Al momento, la “;donazione” di sperma è consentita solo per le coppie eterosessuali. La Commissione ha proposto di discutere se il codice civile svizzero debba essere modificato per consentire la vendita del seme anche per le coppie lesbiche sposate. Gli oppositori sostengono che ciò sarebbe ingiusto perché discriminerebbe le coppie gay, alle quali è vietato acquistare ovuli femminili e pagare una madre surrogata. Altri, invece, temono anche che la questione della donazione di sperma possa potenzialmente oscurare quella di consentire il matrimonio gay, mettendo a rischio il cambiamento. La decisione della Commissione è stata accolta favorevolmente dagli attivisti e dai media. Roman Heggli, direttore dell’associazione per i diritti degli omosessuali Pink Cross, ha riferito che «era giunto il momento che la Svizzera autorizzasse il matrimonio omosessuale».

Un editoriale pubblicato dal quotidiano Neue Zürcher Zeitungexternal ha anche esaltato la decisione «attesa da tempo», affermando che consentire il matrimonio tra persone dello stesso sesso rafforzerebbe anche l’istituzione del matrimonio e auspicando perciò che i politici più conservatori sostengano i ‘matrimoni gay’. Nel 2005, il popolo svizzero aveva votato per consentire le unioni civili dello stesso sesso, che sono entrate in vigore nel 2007. Le unioni civili assomigliano al matrimonio, alle coppie omosessuali è concesso lo stesso trattamento e reversibilità della pensione, eredità e diritti e doveri fiscali. Tuttavia, l’adozione di figli da parte di coppie gay rimane vietata, così come la procedura di richiesta facilitata per i cittadini non svizzeri di diventare cittadini e l’accesso al trattamento della fertilità. Ora si farà una nuova consultazione popolare e ahimè vedremo se nel prossimo futuro, approvate tutte le modifiche proposte, la Svizzera si presenterà al mondo per la qualità di sperma, ovuli e madri surrogate oltre che per il cioccolato.

Luca Volontè

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