28/04/2019

Levatino, l’ex medico abortista fa commuovere una giornalista della Fox

In un momento in cui, in America, è in corso una discussione accesa sulla questione dell’aborto senza restrizioni, dunque, fino al momento della nascita, così come ora è già possibile a New York, particolarmente significativa è apparsa la recente intervista al dottor Anthony Levatino, su  Fox & Friends che è riuscita a far commuovere l’intervistatrice Ainsley Earhardt.

Il dottor Levatino ha infatti raccontato la sua incredibile, toccante storia dominata da una svolta decisiva avvenuta in un momento drammatico della sua vita che l’ha portato, dopo aver militato per anni come medico abortista, dunque pro choice, a diventare medico pro life a 360 gradi. Già dal 2012 Levatino ha cominciato a dare testimonianza della sua esperienza, inizialmente al Congresso di Washington in cui spiegò ai rappresentanti del popolo americano quanto dolore provino effettivamente i bambini abortiti.

Iniziò la sua attività di medico abortista nel 1977, prima ancora di laurearsi in medicina, lavorando per cliniche private, arrivò a compiere addirittura 1.200 interruzioni di gravidanza di cui un centinaio anche oltre il terzo mese di gestazione. Fu solo un evento davvero tragico a interrompere questa asettica sequenza di silenziose e “autorizzate” stragi, ovvero la morte di sua figlia Heater, ancora bambina, investita da un’auto.

Fu il primo importante colpo di scalpello sulla sua anima indurita che lo aiutò a comprendere cosa fosse davvero la morte di un figlio e, piano piano, anche quanto fosse terribile contribuire a causarla, nel suo caso in quanto medico abortista. Nonostante tutto non cessò subito di praticare aborti ma quando ricominciò la sua “attività”, con un aborto al secondo trimestre, ha raccontato: «Guardai la gambina nel forcipe e rimasi colpito», quel giorno «per la prima vota nella mia carriera vidi le parti del corpo del bambino ammucchiate. Non vedevo il medico meraviglioso che aiutava le donne a risolvere il loro problema, non vedevo il fantastico diritto di scelta, non vedevo gli 800 dollari. L’unica cosa che vedevo era il figlio o la figlia di qualcuno».

Riportando la sua esperienza di vita, durante la trasmissione della Fox & Friends, e facendo anche riferimento al dibattito sulla legalizzazione dell’aborto a breve termine, ha voluto sottolineare, che anche «un aborto al secondo trimestre è una procedura brutale e disumana, questo è uno spettacolo mattutino, quindi non posso descriverlo, ma diciamo che lo chiamano smembramento per una ragione».

Parole che hanno toccato profondamente l’intervistatrice Ainsley Earhardt che, dopo aver ascoltato la storia di Levatino in un silenzio colmo di stupore, con la voce tremante per l’emozione ha commentato: «Piuttosto toccante. Sono la madre di una bambina e immagino tua figlia Heather e penso a mia figlia Hayden, e non riesco proprio a immaginare una cosa del genere. Alcuni di questi medici vogliono fare aborti a breve termine e non oso nemmeno  immaginare come sarebbe». Non a caso Levatino è presente nel film Unplanned, che racconta la storia della conversione ad attivista pro vita dell’ex manager di Planned Parenthood Abby Johnson, e interpreta la parte di un medico abortista che, indirettamente, porterà Johnson a rifiutare l’aborto.

Manuela Antonacci

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