13/09/2017

La Buona Notizia #761 – Prematuri che combattono e vincono

Siamo felici di poter dare di tanto in tanto la Buona Notizia di bambini molto prematuri che sopravvivono sfidando tutte le statistiche.

La Buona Notizia di oggi che anche Lawrence  si prepara a tornare a casa dall’ospedale: pesa quasi 3 chili, ha un caratterino determinato e ama le coccole della mamma...

Lawrence è stato solo 22 settimane nel grembo della mamma: neanche 6 mesi.

Aveva solo il 5% di probabilità di sopravvivere, secondo i medici, ma “Leni” è stato un valoroso piccolo combattente e ha vinto.

Il 9 maggio, la mamma ha partorito all’improvviso a casa: il bambino pesava circa 600 grammi, era tutto rosso e blu...

Poi la corsa in ambulanza, il ricovero per  18 settimane nell’unità di assistenza intensiva del Sutter Health a Sacramento...

Le riviste scientifiche danno conto dei progressi della medicina neonatale che consente sempre più la sopravvivenza di bambini molto prematuri. Una gravidanza normale dura 38 – 40 settimane circa. Quindi un bambino che nasce come “Leni”  a 22 è  stato nel grembo materno poco più della metà del tempo necessario. E nel suo caso, poiché la mamma è andata improvvisamente in travaglio a casa, non è stato soccorso subito ed è stato curato all’inizio in ambulanza. Eppure ce l’ha fatta.

Purtroppo, però, bisogna anche registrare la tendenza di molte strutture sanitarie a non voler accudire i grandi prematuri per il sospetto che possano aver subito danni neurologici tali che la loro vita “non sarebbe degna di essere vissuta”. Peggio ancora se i bambini nascono vivi dopo un tentativo di aborto tardivo: non avevano diritti umani nel grembo, non hanno diritto di vivere neanche fuori, e vengono lasciati a morire tra i rifiuti ospedalieri.

... Abbiamo “rovinato” la Buona Notizia di “Leni”? Speriamo di no. Anzi, esempi come il suo vanno fatti conoscere proprio per ricordare a tutti che il  feto nel grembo è un bambino: un bambino piccolo e perciò ancor più bisognoso di cure: è una questione di diritti umani e di non discriminazione...

Fonte: LifeNews

Redazione


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