12/07/2014

Madri che ammazzano i figli: la logica del “non lo volevo più”

La goccia scava le pietre. La legge ha forza pedagogica (già Socrate lo diceva). Che gli antichi avessero ragione lo dimostra purtroppo anche la mentalità che si sta sempre più radicando nella gente comune, grazie alla propaganda battente e massiccia che la cultura della  morte opera da 40 anni a questa parte: l’aborto è un diritto, il feto è un grumo di cellule... dai e dai, si va smantellando la sacralità della vita umana, pian piano si va considerando sempre di meno valore la vita dei bambini. In Cina la “strage degli innocenti” avviene tutti i giorni sotto gli occhi indifferenti dell’ONU e compagnia bella; le riviste di bioetica internazionale pubblicano la giustificazione dell'”aborto post nascita“, nel nord Europa si pratica l’eutanasia dei bambini. 

Quindi non c’è da stupirsi se le madri ammazzano i figli. Non dovrebbe far impressione la dichiarazione di Kelly, newyorkese di 22 anni, che ha ucciso il proprio bambino di 11 mesi e che ha motivato dicendo: “Non lo volevo più”.

Francesca Romana Poleggi

Fonte: Life News

 

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