17/04/2014

Mandela come Gesù, modello per i giovani? E le sue battaglie pro-aborto?

«Alcuni dei più grandi attivisti sociali nel corso della storia hanno digiunato per sensibilizzare riguardo ai problemi di ingiustizia». Così recita la brochure THINKfast di D&P (Sviluppo e Pace), organizzazione benefica dei vescovi canadesi. La proposta, rivolta ai giovani, è una “25 ore” di digiuno per “cambiare il mondo”. Tra coloro che digiunando hanno fatto la differenza, la brochure cita Gesù, il Mahatma Gandhi, Nelson Mandela, Theresa Spence e Papa Francesco.

Tuttavia, il defunto Mandela, il cui nome è legato alla fine dell’apartheid in Sudafrica, ha introdotto nel suo paese l’aborto su richiesta e il matrimonio tra omosessuali. Secondo statistiche ufficiali, quasi un milione di bambini non nati sono stati uccisi in Sudafrica da quando Mandela, come presidente, nel 1996 ha firmato il “Choice on Termination of Pregancy Bill”. «Le donne hanno il diritto di decidere cosa vogliono fare con i loro corpi», ha dichiarato. Nel 2007 ha poi fondato “The Elders”, una Ong pro-aborto, che ha suscitato gravi preoccupazioni tra i pro-life.

Quando è morto, solo poche voci si sono dissociate dal coro di elogi. Alveda King, nipote del leader per i diritti civili Marthin Luther King e attivista pro-life, ha scritto: «Dobbiamo riconoscere che era un uomo profondamente imperfetto, come tutti noi, che, mentre ha combattuto la discriminazione dell’apartheid, ha aperto ad un’altra discriminazione con l’aborto». Johm Smeaton (SPUC, organizzazione pro-life inglese) ha ammonito i leader cattolici a non dimenticare l’impegno anti-vita e anti-famiglia del sudafricano in favore dei traguardi raggiunti altrove. Il vescovo Robin Thomas di Providence (Rhode Island), ha definito vergognoso il sostegno di Mandela all’aborto, rammaricandosi che la sua nobile difesa della dignità umana non abbia incluso i membri più fragili della famiglia umana, i bambini non nati.

Claudia Cirami

Fonte: Life Site News

 

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