15/05/2016

Marcia per la Vita in Canada contro aborto ed eutanasia

Erano in 22mila i partecipanti alla XIX edizione della Marcia per la Vita che si è tenuta nei giorni scorsi ad Ottawa, capitale del Canada.

Sfilando davanti alla sede del Parlamento, il popolo pro-life ha chiesto alla classe politica del Paese di difendere la vita dal concepimento alla morte naturale.

Organizzata dall’associazione Campaign Life Coalition, la mobilitazione si tiene ogni anno per ricordare la tragica data del 14 maggio 1969, quando il governo liberale di Pierre Trudeau legalizzò l’aborto. Peraltro, i limiti posti dalla legge approvata allora sono stati ampiamente eliminati nel 1988 da una sentenza della Corte Suprema canadese, con la quale l’aborto è divenuto praticamente libero e senza alcuna restrizione.

Oggi, quasi cinquant’anni dopo, il figlio di Pierre Trudeau, Justin, liberale anch’egli ed attualmente al governo, non solo è attivo per promuovere l’aborto all’estero, ma sta pure cercando di legalizzare l’eutanasia, oltretutto sollecitato in tal senso proprio dalla suprema Corte. Ancora una volta si evidenzia come le forze pro-morte vogliono cancellare il diritto alla vita senza ammettere eccezioni: nessuna fase dell’esistenza è esente.

Di fronte a tutto ciò, i gruppi pro-life svolgono un’incessante azione di lobbing. E la Marcia rientra in questa strategia.

All’evento ha preso parte, tra gli altri, pure l’arcivescovo di Toronto, Thomas Collins, che ha esortato i partecipanti a lottare in particolare contro l’approvazione della legge sull’eutanasia ed il suicidio assistito.

E sul tema ha insistito Alex Schadenberg, direttore esecutivo della Euthanasia Prevention Coalition: dopo aver caldamente invitato i presenti a scrivere e far sentire la propria voce ai politici, ha annunciato una grande manifestazione contro il ddl sull’eutanasia davanti al Parlamento il prossimo 1° giugno. Un progetto di legge, quello voluto da Trudeau, che, lo ricordiamo, non prevede per il personale sanitario il diritto all’obiezione di coscienza. L’attacco a questa libertà fondamentale si fa sempre più universale (in Italia accade lo stesso, sia riguardo l’aborto, sia per le unioni civili).

Purtroppo la polizia di Ottawa ha deciso di abbreviare il percorso della Marcia a causa di centinaio di attivisti pro-aborto che ha bloccato la strada. Ma ciò non ha impedito il pacifico svolgimento della manifestazione.

Il popolo della vita non si arrende e non arretra di fronte a niente e nessuno.

Redazione

Fonte: LifeSiteNews


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