05/09/2014

Omofobia negli USA: “Duck Dinasty”, il peccato e il peccatore

Phil Robertson, reso famoso dal programma televisivo americano “Duck Dynasty”, reality censurato per l’eccessiva impronta tradizionale che la famiglia stava mostrando, è tornato agli onori delle cronache a causa di un’intervista in cui gli è stato chiesto cosa ne pensava dell’ omofobia e se si sentisse omofobo.

“Sono tanto omofobo quanto Gesù” , ha risposto. Il concetto, argomentato con chiari riferimenti alla Fede, è che si deve rispettare una persona omosessuale  ma, contemporaneamente, non si può negare che tale condotta sia un peccato.

“Non lasciatevi ingannare”, ha aggiunto, parafrasando la Scrittura. “Gli adulteri, gli idolatri, coloro che si vendono, gli omosessuali, gli avidi, gli ubriaconi, i calunniatori, i truffatori:  essi non erediteranno il Regno di Dio. Non ingannare te stesso. Non sarebbe giusto.”



C’è una differenza sostanziale tra la cosiddetta omofobia e l’amore per il prossimo, persona che deve essere rispettata ed aiutata sempre.

Redazione

Fonte: LifeSiteNews

 

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.