24/05/2016

OGM umani: conclusi due convegni a Parigi sul gene editing

Abbiamo parlato della CRISPR e delle bio-tecnologie di gene-editing, secondo alcuni molto promettenti per combattere determinate malattie, ma che sollevano secondo altri inquietanti problemi etici: esse consentono la produzione di esseri umani geneticamente modificati, veri e propri OGM.

Siamo coscienti del fatto che questi argomenti richiedono delle competenze tecniche notevoli, ma riteniamo sia anche giusto spiegare in modo divulgativo all’opinione pubblica quali siano i progressi della genetica e quali siano le implicazioni pratiche e etiche ad essi connesse.

Sappiamo bene, infatti, che non si sta studiando “la materia” o la vita animale e vegetale; qui c’è in ballo la vita umana.

Secondo noi, la vita umana non ha prezzo – mai – perché ha una dignità somma – sempre. Può/deve essere quindi studiata, per poter essere curata, sostenuta, valorizzata. In questo senso il progresso della scienza e della tecnica è vero progresso (nel senso etimologico di cammino in avanti, di miglioramento).

Se passa il principio che “in qualche caso” (aborto, eutanasia, fecondazione artificiale...) la vita umana può essere usata come oggetto, manipolata, o peggio distrutta come mezzo (anche fosse per un fine “buono”) si apre la porta all’arbitrio. Chi deciderà chi ha dignità sufficiente per vivere e chi no?

Questa è la sorte che tocca, ormai, agli embrioni umani fino a 15 giorni di vita: siccome sono piccoli piccoli, si può far loro di tutto. Presto ci si chiederà perché non il sedicesimo o il ventesimo giorno? E perché non oltre? Del resto ai bambini in grembo è negata da più parti la tutela fino al momento della nascita. E già molti avanzano l’ipotesi dell’ “aborto post nascita”.

(Ricordiamo che tra un embrione e un bambino c’è la stessa differenza che c’è tra un neonato e un adulto...)

Quanto all’ingegneria genetica, dunque, si tratta di rendersi conto che ormai gli scienziati sono in grado di “smontare e rimontare” dei pezzetti di DNA, dei pezzetti dei nostri cromosomi,  e creare così delle cellule geneticamente modificate: OGM, così come il riso o il mais, così anche gli embrioni umani.

I problemi etici più grandi riguardano la modifica della linea germinale, cioè delle cellule necessarie alla riproduzione (per es. spermatozoi e ovociti, ma anche cellule dei testicoli o delle ovaie)  e la conseguente modifica del patrimonio genetico per le generazioni future.

Una tra le voci autorevoli a favore degli esperimenti sulle cellule germinali è quella della Royal Society (l’Accademia inglese delle scienze e della... Massoneria), per bocca del suo nuovo presidente Sir Venki Ramakrishnan, premio Nobel per la chimica 2009.

Caroline Simons  ha pubblicato una sintesi delle conclusioni di due convegni che hanno trattato il tema in questione, tenutisi a Parigi poche settimane fa.

1. Le tecnologie di editing genetici sulle linee germinali non sono pronte per essere applicate clinicamente sull’uomo.

2. Nessun Paese ha regolato specificamente queste tecnologie, ma alcuni ritengono che andrebbero permesse – o almeno non vietate – le modifiche genetiche somatiche (le cellule somatiche sono tutte quelle non germinali, cioè quelle di tutti gli organi umani che non siano coinvolti nella riproduzione).

3. La maggior parte dei Paesi vieta la modifica genetica delle cellule germinali.

4. Non vi è alcuna possibilità al momento di applicazione clinica di editing genico germinale, ma non vi è consenso sul fatto che la ricerca di base debba continuare.

5. Non vi è consenso sul fatto che la ricerca e, quando le preoccupazioni sulla sua sicurezza ed efficacia siano soddisfatte, che la sperimentazione clinica di editing genico sulle cellule somatiche debba continuare.

7. Il Regno Unito è l’unico paese a consentire tecniche di sostituzione mitocondriali (MRT – il mitocondrio è una parte della cellula: facendo il paragone con l’uovo di gallina, il nucleo è il rosso, il citoplasma è il bianco, i mitocondri sono contenuti nel citoplasma), che si traducono in una alterazione della linea germinale. Né gli Stati Uniti, né la Cina considerano prudente approvare una tecnologia MRT, in questo momento [il problema è che anche il mitocondrio contiene un po’ di DNA, quindi unendo il nucleo di una cellula al mitocondrio di un’altra si crea un ibrido, un mutante, una cellula contenete due DNA diversi: un OGM, appunto].

8. Non c’è consenso sulla condizione dell’embrione umano (né su ciò che è un embrione), né c’è consenso sul fatto che gli embrioni possano essere creati per la ricerca,  o che possano essere disponibili per la ricerca oltre il quattordicesimo giorno di vita. In realtà i genetisti onesti sanno bene che ciò che contraddistingue l’individuo è il genoma, che si forma nel momento in cui lo spermatozoo e l’ovulo si fondono. Da lì ha inizio il nuovo individuo. Chi si arrampica sugli specchi per “spostare” la nascita del nuovo essere umano ad un momento successivo, lo fa solo per poter manipolare e usare e strumentalizzare la vita umana a suo piacimento (la tentazione dell’hybris, la tentazione di Prometeo, è innata nell’uomo, è il “peccato originale”)

9. Le prove scientifiche presentate finora sulle potenziali applicazioni per l’editing della linea germinale hanno dimostrato di NON essere in grado di rispondere ad alcun bisogno medico in questo momento. In pratica non è ancora ipotizzabile alcun caso in cui la tecnica CRISPR / Cas9 (smontare e rimontare un pezzetto di gene) su un embrione possa essere fattibile o utile.

10. La discussione pubblica sulla tecnologia di modifica genetica è urgente: è necessario un ampio consenso informato da parte dell’opinione pubblica, prima  di qualsiasi applicazione clinica delle modifiche genetica negli esseri umani.

Fonte: BioEdge

Francesca Romana Poleggi


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