20/04/2019

Ohio: aborto sarà reato già dopo il primo battito di cuore fetale

Se negli Stati a guida democratica (New York, Vermont), la buriana abortista sembra avanzare senza ostacoli, tutt’altro vento sta soffiando nei territori a guida repubblicana. L’esempio recente più emblematico è quello dell’Ohio, dove il governatore Mike DeWine ha annunciato la sua firma ad una storica restrizione: dopo il primo battito cardiaco fetale accertato, l’aborto non sarà più possibile. Il provvedimento è stato votato mercoledì scorso dalla Camera dei Deputati statale con 56 voti favorevoli e 39 contrari, dopo che, lo stesso giorno, il Senato si era espresso con 18 voti favorevoli e 13 contrari.

In questo modo l’Ohio si allinea ad altri cinque Stati americani che hanno approvato analoghe restrizioni, sebbene in due casi siano state rigettate dalle Corti statali. Attraverso la tecnologia degli ultrasuoni transvaginali, nel feto il battito cardiaco può essere rilevato già intorno alla quinta o sesta settimana di gestazione: un momento in cui, molte donne ancora non si accorgono della loro gravidanza. Il progetto di legge pro life dell’Ohio, inoltre, non prevede eccezioni né per lo stupro né per l’incesto. Anche per queste ragioni, i democratici e gli abortisti hanno annunciato ricorso. A loro avviso, l’impianto della nuova legge statale contrasta apertamente con i principi della sentenza Roe vs Wade.

«Ho il timore che molti dei nostri ragazzi possano andare via, rischiamo di perdere molti giovani che non vogliono vivere in un’atmosfera oppressiva», ha dichiarato enfaticamente la deputata democratica Michele Lepore-Hagan. Di tutt’altro avviso, la parlamentare repubblicana Candice Keller, che ha definito la proposta di legge come «la più compassionevole che abbiamo mai approvato».

La deputata repubblicana ha poi aggiunto: «Se davvero vogliamo dare potere alle donne dell’Ohio e di questo Paese, dovremmo iniziare a dire la verità sull’industria dell’aborto e sugli enormi profitti che se ne traggono sulla pelle delle donne». Va anche detto, a onor del vero, che durante la precedente legislatura, sempre in Ohio, una normativa simile era già passata due volte ma, in entrambe le occasioni, l’allora governatore John Kasich, anch’egli repubblicano, in controtendenza con la sua maggioranza parlamentare, aveva posto il veto, onde prevenire un eventuale giudizio di incostituzionalità.

Luca Marcolivio

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