07/12/2015

Parigi cancella la Marcia per la Vita (motivi di ordine pubblico)

Avevamo dato notizia della prossima Marcia per la Vita, a Parigi: è stata cancellata per motivi di ordine pubblico.

Avevamo inoltrato l’invito degli organizzatori, che avevano predisposto il giorno prima un convegno e una veglia di preghiera.

Non ci sarà nessuno per le strade della capitale francese, il 24 gennaio, a marciare per la vita e contro l’aborto. Ufficialmente, oltre 200.000 aborti chimici e chirurgici si svolgono in Francia ogni anno, e la “pillola del giorno dopo” è un farmaco da banco, distribuito anche nelle scuole superiori. Il governo socialista, del resto, ha introdotto diverse norme necrofile, negli ultimi tempi: sia modificando in modo ancor più permissivo la già molto permissiva legge francese sull’aborto, sia limitando l’obiezione di coscienza, sia ampliando le possibilità di ricerca sugli embrioni, sia promuovendo la legalizzazione (in corso d’opera) dell’eutanasia.

Se è vero che gli attentati sanguinari dell’ISIS hanno causato sino ad ora fin troppi morti, è anche vero che la Prefettura parigina è nota per aver represso duramente coloro che hanno partecipato pacificamente alla Manif Pour Tous contro il matrimonio gay: a pensar male si potrebbe credere che l’invito fatto dalle autorità di pubblica sicurezza a sopprimere l’evento pro life sia stato dettato più dall’ideologia che da un pericolo oggettivo e attuale di un attentato.

Ma noi non siamo malevoli e “pensiamo bene”. Questa sarà la prima volta dal 2005 che a Parigi non ci sarà la Marcia Per la Vita.

Comunque, lo “stato di emergenza” decretato per tre mesi dà al ministero degli Interni il potere di chiudere locali pubblici, imporre coprifuoco, requisire beni, vietare l’accesso a zone o edifici. E anche quello di vietare le riunioni pubbliche e manifestazioni di tutti i tipi.

Marcia per la Vita_Parigi_25 gennaioPaul Ginoux-Defermon, portavoce della Marcia Per la Vita di Parigi, ha detto che ciò ha definitivamente indotto gli organizzatori a cancellare la Marcia (è stata comunque una decisione terribilmente dolorosa).

Da un lato, molti avrebbero organizzato viaggio e soggiorno da tutta la Francia e anche dall’estero. Costoro, in caso di un eventuale divieto all’ultimo momento, avrebbero subito anche un danno economico.

Dall’altro lato, infine, anche se la possibilità di un attacco terroristico fosse solo remota non è proprio il caso di rischiare, soprattutto con l’alta partecipazione di famiglie con bambini che di solito si registra alla Marcia.

Redazione

Fonte: LifeSiteNews

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