03/07/2019

Pillola Ru486, l’incredibile storia di Alexis

Riguardo la pillola Ru486 (quella con cui si pratica l’aborto farmacologico) vi abbiamo già raccontato le testimonianze di un incubo, per via dei suoi effetti che, oltre a provocare la morte di un bambino, mettono a serio rischio la salute della donna.

Ma abbiamo anche spiegato che esiste un antidoto. La storia di “Alexis”, raccontata da National Right to Life (che usa per lei questo pseudonimo), ci dà modo di ricordare a tutti l’importanza di questa possibilità.

Alla sesta settimana di gravidanza, Alexis voleva, infatti, abortire. Nell’ecografia che precedeva l’inizio della pratica, il tecnico osservò che si trattava di gemelli. Lei aveva sempre voluto dei gemelli, ma procedette con la pratica.

La procedura per l’aborto farmacologico, infatti, prevede che si assuma una pillola subito ed una diversa nell’arco di tre giorni: il Mifepristone, che, inibendo la produzione di progesterone fa morire il bimbo di fame e di sete, ed il Misoprostol, che serve ad espellere il bimbo ormai morto, inducendo le contrazioni uterine, proprio come nel parto.

Ad Alexis fu somministrata, dunque, la prima pillola. Poi, uscita dalla clinica, in preda alla disperazione, incontrò sul marciapiede antistante un attivista pro life, che, scambiando alcune parole con lei, le disse: «Potrebbe non essere troppo tardi per te».

Fu allora che Alexis si rese conto di desiderare davvero quei bambini. Ebbe modo, quindi, di contattare tempestivamente AbortionPillReversal.com, il portale online che l’attivista le aveva consigliato di consultare, e fu subito aiutata ad effettuare la procedura di inversione della pillola. Questione di poche ore ed i suoi figli potevano essere già morti.

Alexis poté così proseguire la gravidanza e partorire i suoi bambini. È felice della sua scelta ed infinitamente grata per aver potuto incontrare un attivista pro life nei pressi della clinica dove stava abortendo. Ora si augura che le donne siano messe a conoscenza di questa possibilità fondamentale che le ha dato modo di salvare la vita dei suoi bambini.

Luca Scalise

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