11/01/2017

Planned Parenthood chiude altre cinque cliniche

Tre in Pennsylvania e due in Massachusetts: sono cinque le cliniche Planned Parenthood chiuse negli ultimi  2 mesi.

Motivi di budget (entrate insufficienti a mantenere le strutture e il personale) per la Pennsylvania, motivi di gestione, “strategici” – piuttosto che di bilancio – per i due centri del Massachisetts.

Pare che le «esigenze dei pazienti nelle zone Milford e Somerville siano cambiate», secondo il comunicato stampa rilasciato dalla Planned Parenthood.

Il neo-presidente Trump ha promesso più volte che avrebbe promulgato una eventuale legge che tagliasse i finanziamenti pubblici alla Planned Parenthood, e visto lo scandalo della vendita dei corpi dei bambini abortiti, e vista la maggioranza repubblicana al Parlamento, una normativa del genere dovrebbe essere presto emanata.

La Planned Parenthood ha sempre sostenuto che offre servizi per la «salute sessuale e riproduttiva» delle donne e solo marginalmente l’aborto, ma i dati di fatto pubblicati nei rapporti annuali hanno sempre smentito queste affermazioni: la Planned Parenthood è il più grande abortificio degli Stati Uniti, con circa 320.000 aborti l’anno e circa mezzo miliardo di dollari di contributi federali, finanziamenti aumentati sotto l’amministrazione Obama.

L’analisi dei rapporti annuali della Planned Parenthood degli ultimi dieci anni mostra che i suoi clienti sono diminuiti del 14%, gli esami del seno (per prevenire il cancro) sono diminuiti del 61%, gli aborti praticati sono aumentati del 27%, ma i contributi federali sono aumentati del 103%.

La Planned Parenthood non serve alla cura della salute delle donne negli Stati Uniti.

I dati di fatto dicono, poi, che 227 cliniche per l’aborto in 32 Stati federati sono state condannate per più di 1.400 violazioni di norme sulla sicurezza, l’igiene e la salute tra il 2008 e il 2016.

Tanto per fare un esempio, nel 2015, Alliance Defending Freedom e il  Charlotte Lozier Institute hanno rilevato che ci sono 13.540 cliniche che offrono assistenza sanitaria globale per le donne, negli Stati Uniti contro le 665 strutture della Planned Parenthood, che offrono principalmente l’aborto e solo in piccola percentuale qualche altro servizio sanitario.

Inoltre le cliniche Planned Parenthood operano notoriamente al di dotto degli standard igienico – sanitari legalmente accettati per garantire – appunto – la salute delle pazienti. Sempre nel Missouri, per esempio, gli ispettori statali hanno denunciato Planned Parenthood per 39 classi di violazioni che sono state rilevate in occasione di  210 incidenti, 111 dei quali sono stati causati proprio da carenze igienico – sanitarie.

Le  ispezioni  hanno avuto luogo nel 2009, 2013, 2015 e 2016. Dei 210 incidenti, il 61% si sono verificati nel 2016.

Oltre alla violazione di norme generali di sicurezza, tipo antincendio ecc., oltre alla violazione di norme igieniche basilari relative alle attrezzature, ai magazzini, ai rifiuti ecc. (la sporcizia pare regnasse sovrana), la Planned Parenthood pare che abbia usato fiale medicinali monodose per i più pazienti, violandone le regole di conservazione, abbia mancato di informare le pazienti sui loro diritti per eventuali reclami, non ha controllato i requisiti e i titoli del personale assunto, ha fatto normalmente uso di farmaci scaduti, mancata sterilizzazione degli strumenti, mancata presentazione di rapporti  al Dipartimento della Salute, come richiesto dalla legge, il mancato accertamento di adeguati parametri vitali delle pazienti prima delle dimissioni.

Se si fosse trattato di  un ristorante, sarebbe stato chiuso da tempo. Ma  in qualche modo la Planned Parenthood opera al di sopra della legge, evidentemente: Gli è permesso di continuare a mettere la vita delle donne in pericolo”, ha detto Troy Newman, di Operation Rescue.

 

Redazione

Fonte: LifeNews


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