11/11/2015

Pro-vita esclusi dalle liste del PP in Spagna

I pro-vita non hanno più spazio nel Partito Popolare spagnolo?

A pochi giorni dalla VI Marcia per la Vita, che si terrà domenica e di cui torneremo a parlare, e a circa un mese dalle elezioni politiche del 20 dicembre, apprendiamo che l’attuale capo del governo e leader del PP, Mariano Rajoy, starebbe epurando dal suo partito molti esponenti chiaramente pro-life.

A quanto riporta Actuall, i deputati Lourdes Méndez, José Eugenio Azpiroz, Eva Durán, Antonio Molina, Javier Puente, e i senatori Gari Durán, Ángel Pintado, Ana Torme, José Ignacio Palacios e José Luis Sastre, sono stati esclusi dalle liste con cui il PP si presenterà al voto.

Ciò che accomuna questi dieci esponenti del partito di centro-destra è l’opposizione alla mini-riforma della legge sull’aborto voluta da Rajoy, con cui il presidente del consiglio ha tradito il suo elettorato, davanti al quale aveva promesso un drastico cambiamento in senso restrittivo della normativa approvata da Zapatero. D’altra parte, una importante esponente del partito, qualche tempo fa, aveva dichiarato che il PP non può ammettere al suo interno chi è contro l’aborto. Niente male per una formazione che a parole dice di mettere al centro la persona e la libertà.

In pratica, chi negli ultimi anni ha lottato perché il governo attuasse una autentica politica a favore della vita e contro l’aborto, viene tagliato fuori. A quanto pare, davvero ormai il PP è l’ombra di se stesso e non rappresenta più il mondo pro-life. vita_Spagna_manifestazioni_noaborto

Con questa decisione e senza bisogno di un congresso, Rajoy ha confermato con i fatti il mutamento ideologico del PP: la sua ormai è una linea sostanzialmente abortista e gay-friendly. Su quest’ultimo punto va ricordato che, dieci anni dopo la presentazione da parte dei popolari di un ricorso per incostituzionalità del “matrimonio omosessuale”, il presidente del consiglio, il suo vice ed altri esponenti del PP hanno preso parte alle “nozze gay” dell’ex sindaco di Vitoria.

All’interno del Partito Popolare i malumori sono tanti e anche nella base del suo stesso elettorato.

A trent’anni di distanza dall’approvazione della legge sull’aborto in Spagna e a dieci dalla legalizzazione del c.d. matrimonio omosessuale, la politica di Madrid ormai è quasi all’unanimità schierata con la lobby Lgbt e con gli organismi sovranazionali di orientamento neo-malthusiano. Effetti di quarant’anni di democrazia occidentale e di convinto europeismo ...

Redazione

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DAI TENTATIVI DI

LEGALIZZAZIONE DELLE UNIONI CIVILI

 

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