11/07/2014

Tutela della famiglia in Italia – Quello che i giornali nostrani non dicono, viene riportato all’estero

Quello che i giornali italiani non dicono, ma che all’estero notano e riportano (ovvero il delirio della stampa gay-friendly in Italia).

Lo scorso 1 Luglio, la Mozione 263 è stata approvata dal Consiglio Regionale della Lombardia.

 Una mozione incredibilmente forte, chiara, decisa, senza possibilità di interpretazioni in cui si delinea in maniera univoca l’importanza della famiglia, l’importanza del matrimonio come unione tra un uomo e una donna, che stabilisce una festa annuale della Famiglia per la Regione Lombardia, che in maniera inequivocabile sancisce, come già peraltro ampiamente dichiarato nella Carta Dei Diritti Dell’Uomo delle Nazioni Unite, che l’educazione dei figli è prerogativa dei genitori.

 Eppure dobbiamo constatare che in Italia, la stampa sempre più vincolata alle lobby di potere e sempre più avvinghiata ai movimenti politici che dicono ‘cosa si può dire’ e ‘cosa non si può dire’, non ne ha dato il giusto risalto.

 Incredibile!

Se infatti da un lato si fa cronaca su qualunque evento particolare e non, si fa notizia con le peripezie del cagnolino della star o del politico di turno, si scrivono valanghe di parole e articoli fiume per descrivere il mancato abbinamento di colori degli abiti della soubrette sulla cresta dell’onda, poco o niente viene detto sulla Mozione 263 appena approvata che, in maniera epocale, frena l’avanzata del ‘politically correct’ nei confronti delle lobby LGBT!

Nessuna notizia, dicevamo, in merito a questo evento epocale con cui la Regione Lombardia piazza a terra una colonna inamovibile, robusta e impossibile da sradicare tra le miriadi di norme, ‘normucole’, fallaci promesse e aperture a questo desiderio o quella richiesta di ArciGay e ArciLesbica!

 Eppure la Mozione ha scatenato un certo clamore tanto che ArciGay Milano chiama alle armi i suoi fedelissimi contro la Regione Lombardia fino ad annunciare la distruzione dell’economia lombarda.

Non solo; Franco Grillini, storico esponente dei Diritti Gay in Italia dichiara pubblicamente e senza che alcuno lo riconduca al ragionamento: “Dove sarebbe il nord moderno e avanzato? Dov’è la differenza tra la Lombardia leghista e i paesi a dittatura islamica? A parole ci si infiamma contro i “valori negativi” dell’immigrazione islamica nei fatti Maroni & C ne condividono in pieno cultura e organizzazione sociale. La Lombardia come il Nord Africa. Che pena Roberto, sei peggio dell’imitazione di Crozza, oltre al collo ormai ti manca anche il cervello.” frase che già da sola rende perfettamente l’idea dell’indole del portavoce gay in Italia; e non è l’unico evento avvenuto in Italia.

Eppure all’estero la Mozione della Regione Lombardia ha sollecitato l’intervento dell’opinione pubblica!

 Per assurdo, all’estero, si dà il giusto risalto alla Mozione e dalle pagine del famoso sito americano LifeSiteNews si legge l’importanza dell’evento riportando le notizie comparse nei rispettivi organi di stampa dei Giuristi per la Vita  e di altre organizzazioni che si battono per la Famiglia dichiarando apertamente il netto cambio di passo e l’inversione di marcia mettendo freno al dilagare della cultura unica e dell’indottrinamento delle lobby LGBTQI!

Per assurdo, all’estero, le notizie vengono ancora riportate proponendole al vasto pubblico e rilevandone la reale portata storica.

Redazione

Blu Dental

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.