15/07/2019

Referendum sull’aborto in Irlanda. Facebook censurò i pro life

Vi ricordate del referendum che l’anno scorso in Irlanda ha abrogato l’ottavo emendamento della Costituzione irlandese sul diritto alla vita dei non nati? Ebbene, un articolo di Life News ci svela un retroscena importante, anzi, decisivo.

In quell’occasione, molti gruppi pro life (soprattutto americani) si sono impegnati a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, specialmente tramite le campagne sui social network. Ebbene, pare che all’Aspen Ideas Festival di giugno, che si è tenuto in Colorado, lo stesso Mark Zuckerberg, fondatore e Ceo di Facebook, abbia ammesso di aver bloccato gli annunci pro life.

Spiega l’articolo: «I leader di Facebook hanno detto che la loro decisione di rimuovere gli annunci si basava sulle leggi elettorali in Irlanda che vietano alle campagne politiche di accettare denaro da donatori stranieri».

Eppure i dati rilevati da un’indagine del Progetto Veritas sulla condotta di YouTube, sempre in occasione dello stesso referendum, sembrano giustificare il sospetto di molti pro life di essere stati censurati solo per le proprie posizioni.

L’articolo cita alcune frasi del rapporto del Progetto Veritas: «La fonte, un ex ingegnere software di Google, ha confermato a Breitbart News che YouTube è intervenuto manualmente nei risultati di ricerca relativi al referendum almeno una settimana prima del voto in Irlanda. […] I termini “;l’aborto è sbagliato”, “;pro vita”, “;aborto e Chiesa cattolica” e “;abrogazione dell’8a” sono stati tutti aggiunti alla lista nera il 17 maggio» e sarebbero 120 le voci relative all’aborto ad essere state inserite nella lista nera di ricerca.

Quindi gli Irlandesi hanno ricevuto un’informazione parziale sull’aborto, le coscienze sono state pilotate a favore di questa pratica e chi era contrario è stato imbavagliato: un grande successo per la dittatura del pensiero unico. Dopotutto, anche noi abbiamo subito numerose censure ingiustificate sul web. Ed il motivo è semplice: quando una verità è scomoda, viene sempre contrastata. Ma noi continueremo a dirla.

Luca Scalise

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