15/01/2019

Si discute di depenalizzare l’aborto in Ecuador

Il Parlamento ecuadoriano ha iniziato il dibattito sulla depenalizzazione dell’aborto mentre cresce l’opposizione della Chiesa e varie organizzazioni civili.

La depenalizzazione dell’aborto fa parte della riforma del codice penale organico. La proposta liberalizzerebbe l’aborto in caso di stupro, deformità fetale non vitale, stupro e incesto.

La Conferenza Episcopale ecuadoriana ha affermato in un comunicato del 3 gennaio scorso che «la vita umana è al di sopra di qualsiasi bandiera o posizione politica e religiosa erroneamente definita conservatrice o progressista. Invitiamo tutti gli uomini e le donne di buona volontà, famiglie e, in modo particolare, i membri dell’assemblea, a esporre con chiarezza e coraggio i loro argomenti scientifici, etici e legali, liberi da ogni posizione fondamentalista, sia che si tratti di un carattere sociale, politico o religioso», hanno incoraggiato i vescovi. La Conferenza Episcopale ecuadoriana ha inoltre affermato: «Abbiamo preparato un documento con i consulenti di noti professionisti nel campo della medicina, dell’etica e della legge, riferendosi in modo particolare ai diritti dei bambini non nati». La Costituzione dell’Ecuador richiede che un progetto di legge venga sottoposto a due dibattiti prima della sanzione o dell’opposizione del ramo esecutivo. Il primo dibattito è iniziato il 3 gennaio e, di conseguenza, la Commissione Giustizia pubblicherà una seconda relazione prima del secondo e ultimo dibattito nelle prossime settimane.

L’attuale codice penale non condanna l’aborto se la vita della donna è in pericolo o se la gravidanza è la conseguenza dello stupro di una donna con disabilità mentale. Sin dal 3 gennaio scorso i gruppi pro vita sono stati finalmente in grado di entrare nell’Assemblea Plenaria per «dire ai membri dell’assemblea che la maggioranza degli ecuadoriani vuole che la violenza sessuale sia sradicata e che la vita sia rispettata fin dal concepimento». Non si chiede altro che il rispetto della realtà e dell’articolo 45 della Costituzione dell’Ecuador che garantisce il diritto alla vita sin dal concepimento. Una buona battaglia per la vita che seguiremo nelle sue evoluzioni con attenzione e preghiera.

Luca Volontè

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