14/12/2013

Stati Uniti: un nuovo caso di intolleranza omosessualista

L’intolleranza omosessualista fa una nuova vittima negli Stati Uniti. Un panettiere del Colorado che si era rifiutato di preparare una torta nuziale per una coppia omosessuale ha, infatti, ricevuto un ultimatum dal giudice dello Stato che lo obbliga a servire, all’interno del proprio negozio, anche le coppie dello stesso sesso per non dover incorrere in pesanti multe.

La vicenda risale ad un anno fa quando David Mullins e Charlie Craig, dopo essersi sposati nel Massachussets, si presentarono al “Masterpiece Cakeshop” gestito da Jack Phillips per ordinare la torta per il loro ricevimento di nozze in Colorado. Di fronte alla tale richiesta, Phillips spiegò gentilmente alla coppia che, pur non avendo nulla contro gli omosessuali, la politica del negozio, a motivo delle sue personali convinzioni religiose, era di quella di fare tutti i tipi di dolci tranne le torte nuziali per coppie dello stesso sesso.

A seguito di tale rifiuto, Mullins e Craig si recarono all'”American Civil Liberties Union” (ACLU) la quale, a sua volta, presentò una denuncia presso la “Commissione per i Diritti Civili del Colorado” ( CCRC ). Nei giorni scorsi è arrivata, così, la sentenza del giudice Robert N. Spence il quale, appellandosi alla legge dello Stato del Colorado che vieta alle imprese di rifiutare i propri servizi sulla base di razza, sesso, stato civile e orientamento sessuale, ha stabilito che il panettiere Phillips sarà obbligato a servire anche le coppie gay per non dover incorrere in salate sanzioni pecuniarie. Spence ha chiarito le motivazioni della sua decisione affermando: «A prima vista, può sembrare ragionevole che un business privato sia libero di rifiutare i propri servizi a chiunque vuole. Questa visione, tuttavia , non tiene conto del costo per la società e del dolore causato alle persone a cui viene negato il servizio semplicemente a causa di quello che sono».

Nicolle Martin, avvocato che ha assistito il “Masterpiece Cakeshop”, ha dichiarato all'”Associated Press” che la decisione del giudice è «riprovevole e in antitesi a tutto ciò che l’America rappresenta. Lui non può violare la sua coscienza al fine di raccogliere una busta paga. Se Jack non può fare torte nuziali , non può continuare a sostenere la sua famiglia . E per fare torte nuziali, Jack deve violare il suo sistema di credenze».

Tale vicenda, se da un lato mostra ancora una volta l’intolleranza della lobby LGBTQ, dall’altro, svela in maniera chiara ed emblematica quelle che sono le reali implicazioni e le conseguenze concrete delle cosiddette “leggi anti omofobia”. Il giudice Spence ha, infatti, emesso la propria contraddittoria sentenza appellandosi alla legge statale del Colorado che vieta le discriminazioni basate sull’orientamento omosessuale. Tale decisione, tuttavia, non tiene in nessun conto e anzi calpesta violentemente le convinzioni morali personali del panettiere Phillips che viene costretto con la forza della legge a piegarsi al diktat omosessualista di Stato onde evitare pesanti sanzioni pecuniarie che in futuro potrebbero portare al fallimento della sua attività commerciale come è purtroppo già successo in casi analoghi.

Rodolfo de Mattei

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