13/03/2019

Svizzera: il Comitato etico chiede assistenza per i nati vivi dopo l’aborto

Il comitato nazionale etico della Svizzera ha chiesto l’armonizzazione delle pratiche mediche sugli aborti tardivi e una migliore assistenza alle donne che le subiscono. Più di 10.000 aborti vengono effettuati in Svizzera ogni anno, secondo la Commissione nazionale d’etica per la Medicina umana della confederazione. Di questi quasi 500 vengono fatti dopo la dodicesima settimana di gravidanza e circa 150 dopo la diciassettesima settimana. Tra questi ultimi, circa 40 vengono eseguiti dopo la ventitreesima settimana. Questo è permesso solo se la donna incinta è in grave pericolo di vita attestato da una certificazione medica.

Le pratiche variano tra le cliniche svizzere nel determinare fino a che punto e in quali circostanze eseguire la cessazione della gravidanza e questa disparità di trattamenti e pratiche può ulteriormente danneggiare sia le donne che i bambini nati vivi a seguito di un aborto tardivo. L’accesso a tali procedure può essere più difficile in alcune regioni rispetto ad altre e alcune cliniche presentano risultati superiori alla media. Le donne che si sottopongono a tali procedure e le loro famiglie possono affrontare problemi di salute a lungo termine e dovrebbero ricevere cure adeguate.

Al momento, hanno accesso parziale all’assistenza professionale, ma a volte questo non è adeguatamente coordinato o non è disponibile durante tutte le fasi pre/post-natale. Il Comitato afferma che gli aborti tardivi sono solitamente indotti da farmaci e che dopo la diciassettesima settimana è possibile che un bambino nasca ancora vivo e vegeto. Per garantire un’assistenza uniforme e di qualità in tutta la Svizzera, è necessario, secondo il Comitato, uno scambio di informazioni e di esperienze e l’istituzione di pratiche standard per tutte le cliniche in ogni regione del Paese.

La commissione sottolinea che ogni bambino nato vivo a seguito di una procedura di aborto tardivo ha diritto alla vita e deve ricevere tutte le cure mediche necessarie alla vita e al suo sviluppo. Mentre negli Usa, come si è evidenziato le scorse settimane, diversi Stati e governatori si ingegnano nella macabra competizione per approvare leggi sull’infanticidio del nascituro, dalla Svizzera ci viene una buona notizia...

Luca Volontè

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