05/10/2017

Trump e le persone con sindrome di Down

Il Presidente Trump può essere criticato per 1001 ragioni, più o meno valide. Disquisire su esse e su questioni di geopolitica è fuori dalla mission di ProVita, quindi non ci pronunciamo.
Però – ai tempi della sua elezione – siamo stati lieti perché si definiva un prolife e si contornava di collaboratori prolife.

Abbiamo applaudito alle azioni concrete che Trump ha posto in essere contribuendo in qualche modo alla limitazione della diffusione dell’aborto – nell’interesse dei bambini e delle donne, ricordiamolo.

Oggi rilanciamo volentieri la dichiarazione che Trump ha rilasciato in occasione del Mese di Sensibilizzazione sulla Sindrome di Down che si celebra negli Stati Uniti.

(La traduzione è della Redazione)

Durante il mese di sensibilizzazione sulla sindrome di Down, celebriamo il contributo significativo che le persone con sindrome di Down danno alle loro famiglie, alle loro comunità e alla nostra nazione. Rivolgiamo un saluto anche ai membri delle famiglie, agli assistenti, ai professionisti, ai medici e agli avvocati che si adoperano affinché queste persone straordinarie godano di vite piene di amore e di crescenti opportunità. Come risultato di questi straordinari sforzi, le persone con sindrome di Down oggi vivono più a lungo e più vitali che mai.

Questo mese, rinnoviamo il nostro impegno come Nazione per promuovere la salute, il benessere e la dignità intrinseca di tutti i bambini e degli adulti con la sindrome di Down. Grazie ai progressi ottenuti nell’educazione, nella ricerca e nella difesa di queste persone, potremo ulteriormente migliorare la condizione di coloro che hanno la sindrome di Down perché anch’essi possano perseguire il sogno americano dell’indipendenza, dell’orgoglio nel lavoro e della piena partecipazione alla società civile. Continueremo ad adoperarci perché aumenti la consapevolezza del pubblico per quanto riguarda la vera natura di questa condizione e per dissipare gli stereotipi negativi circa la disabilità.

Purtroppo, rimangono troppe persone – sia negli Stati Uniti che in tutto il mondo – che ancora vedono la sindrome di Down come una scusa per ignorare o scartare la vita umana. Questo sentimento è e sarà sempre tragicamente sbagliato. Dobbiamo sempre essere vigili nel difendere e promuovere i doni unici e speciali di tutti, anche quelli con qualche difficoltà. Non dovremmo tollerare alcuna ingiusta discriminazione nei loro confronti, in quanto tutte le persone hanno una pari dignità intrinseca.

I circa 250.000 americani con la sindrome di Down veramente incarnano il grande spirito della nostra Nazione. Ispirano la gioia, la gentilezza e la meraviglia nelle nostre famiglie, nei nostri luoghi di lavoro e nelle nostre comunità. Cercheremo sempre di fare in modo che i loro doni preziosi non siano mai diffamati o dati per scontati.

Fonte: LifeNews


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