09/02/2019

Trump questa volta l’ha detto chiaro chiaro...

C’è in America uno strano presidente, Trump, che parla di aborto e dice che «tutti i bambini, nati e non nati, sono fatti a immagine di Dio».

Ancora una volta Trump sorprende, rivelandosi segno di contraddizione.

Discusso e discutibile quanto si vuole per le sue posizioni in materia d’immigrazione e, in particolare, per il muro che sta facendo costruire al confine col Messico, fa e dice cose scandalosamente politically incorrect.

Entra, quindi, nelle discussioni e nei temi più scottanti senza fare sconti, contemperandosi con il “sì sì, no no”, fuori da ogni logica comprensibile agli analisti, ma anche da ogni relativismo o irenismo morale. Non annacqua i principi nel brodo nichilista del ben pensare alla moda né li livella al minimo della tiepidezza morale, che non urta e non indigna nessuno, per quanto è stemperata.

Così, martedì sera (in Italia era la notte tra martedì e mercoledì), durante il discorso sullo stato dell’Unione, Donald Trump ha parlato dell’aborto chiedendo una legge che lo vieti oltre la 20ª settimana. Un disegno di legge che lo rendeva illegale, salvo eccezioni, dopo le 20 settimane di gravidanza era già approdato in Senato nel gennaio dell’anno scorso, senza però raggiungere i voti necessari. Martedì nel suo secondo discorso da presidente sullo stato dell’Unione è tornato a chiedere una legge contro l’aborto.

Il tycoon ha iniziato polemicamente, com’è nel suo stile. «Non c’è contrasto più grande che quello fra la bellissima immagine di una mamma che stringe il suo bambino piccolo e le cose agghiaccianti che la nostra Nazione ha visto in questi ultimi giorni», ha detto.

E riferendosi alla legge firmata il 31 gennaio dal governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo, che permette l’aborto otre la 24ª settimana, ha affermato: «I legislatori dello Stato di New York hanno festeggiato quando hanno firmato la legge che permette che un bambino sia strappato dal grembo materno fino a poco prima della nascita naturale». «Questi – ha continuato – sono bambini bellissimi che vivono e percepiscono, ma che non avranno mai la possibilità di condividere il loro amore e i loro sogni con il mondo».

Ha richiamato, quindi, alcune dichiarazioni del Governatore democratico della Virginia, Ralph Northam, rese il 31 gennaio, circa la possibilità di lasciar morire un bambino nato vivo, qualora la madre e la famiglia lo rifiutassero.

«Per difendere la dignità di ogni persona, sto chiedendo al Congresso di approvare una Legge che vieti l’aborto tardivo di bambini che sono capaci di sentire dolore nell’utero materno», ha detto ancora. «Lavoriamo insieme per una cultura che si prenda cura della vita innocente. E riaffermiamo la fondamentale verità che tutti i bambini, nati e non nati, sono stati fatti a immagine di Dio» – ha concluso.

Clemente Sparaco

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.