24/12/2013

«Uno Stato americano non può rifiutarsi di approvare il matrimonio gay solo perché gli elettori non lo vogliono»

L’incredibile affermazione che viola tutti i principi base della democrazia è stata pronunciata da un giudice americano dell’Ohio, che vuole obbligare lo Stato ad approvare le nozze gay anche se i suoi cittadini sono contrari

«Uno Stato non può fare quello che il governo federale non può fare, cioè discriminare le coppie dello stesso sesso e non riconoscere il matrimonio gay solamente perché alla maggioranza degli elettori non piace l’omosessualità». In un paese come gli Stati Uniti, che fa della democrazia la sua bandiera nel mondo, questa frase ha dell’incredibile. Suona ancora più strana se si considera che a pronunciarla è stato un giudice dell’Ohio.

L’AMORE SUPERA LA MORTE. Ieri il giudice Timothy Black, nominato da Obama, ha dato ragione a due uomini gay, che si sono sposati in Stati dove il matrimonio gay è legale, e che alla morte dei loro rispettivi mariti hanno preteso che nel certificato di morte emesso dall’Ohio fossero riconosciute le loro nozze. Ma in Ohio il matrimonio gay è illegale secondo una legge approvata nel 2004 ed è per questo che il portavoce del governatore Rob Nichols ha annunciato che «non siamo d’accordo con la decisione della corte e faremo ricorso».

OHIO REAGISCE. La decisione del giudice ha fatto scalpore in America. Dopo che la Corte suprema ha sentenziato a giugno che la parte del Defense of Marriage Act che vieta i matrimoni gay è incostituzionale, 12 Stati americani hanno approvato le nozze tra omosessuali. «Una volta che sei sposato legalmente in uno Stato, un altro Stato non può cancellare le tue nozze», ha insistito il giudice Black. Ma l’avvocato che rappresenta lo Stato dell’Ohio ha ribadito: «Il nostro lavoro è difendere le leggi dell’Ohio. E il nostro Stato non vuole che il Delaware o il Maryland decidano chi si può sposare sotto la nostra legge».

«GIUDICE FUORI DI TESTA». Brian Brown, presidente dell’Organizzazione nazionale per il matrimonio, ha fatto notare che la decisione del giudice Black è un attentato ai principi base della democrazia statunitense: «Ecco un altro esempio di un giudice che è andato fuori di testa e crea la legge basandosi sull’aria fritta. Gli elettori hanno già deciso in Ohio e sanno quello che fanno e che profonde conseguenze avrebbe ridefinire il matrimonio».

di Leone Grotti

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