23/02/2018

USA prolife: investire sui bambini porta frutto

Negli ultimi tempi, gli USA si stanno dimostrando  pro life a causa degli orientamenti che il governo sta prendendo in difesa sia dei bambini già nati che di quelli ancora non nati, compresi i diversamente abili.

Pare che ora Ivanka Trump,  la figlia del presidente americano, abbia detto che bisogna investire 500 miliardi sui bambini.

Il quotidiano italiano Libero ha dunque colto la notizia, lanciando immediatamente una provocazione: “Date anche a noi Ivanka Trump”.

Spiega infatti che la figlia del Presidente  avrebbe «studiato e messo a punto il suo modello con l’aiuto della Banca Mondiale partendo da un punto ben preciso: ogni dollaro investito nella cura, la crescita e l’educazione dei bambini fino a 5 anni, prima che inizino il ciclo scolastico, ha un ritorno trai 6 e i 17 dollari».

Un investimento redditizio in termini di PIL!

Inoltre, da quanto rilevano gli studi degli economisti, emerge che «se ciascuno dei Paesi del G7 investisse il 2% del proprio Pil nella cura dei bambini, si produrrebbero nel mondo 13 milioni di nuovi posti di lavoro, di cui circa 1 milione in Italia».

Non è poco, considerando l’ingente tasso di disoccupazione  nel nostro paese, per non parlare delle attuali condizioni catastrofiche dal punto di vista demografico (e delle quali abbiamo parlato in più articoli).

Oggi, per i più piccoli, l’Italia spende solo lo 0,62% del Pil. Non sarà forse il caso di prendere spunto dagli Stati Uniti nella lotta al calo demografico e nel fornire aiuti concreti anche alle famiglie? Non sarà il caso di investire nei bambini?

Luca Scalise


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