10/03/2018

USA prolife: tante speranze e nuove iniziative

Sono ormai sempre di più le notizie che ci giungono dagli USA circa i successi della cultura della vita, tanto negli orientamenti del governo, quanto nel sentire comune della popolazione.

Ci giunge ora notizia – da LifeSiteNews – che la maggioranza dei senatori del Mississippi hanno votato a favore di una legge che vieterebbe l’aborto dei bambini di età superiore alle 15 settimane di gravidanza, senza eccezioni per i casi di stupro o incesto.

Il disegno di legge tornerà alla Camera perchè i senatori ne hanno modificato una parte, relativamente al reato imputabile ai medici per  la trasgressione di questa norma. Ma è incoraggiante il fatto che, dopo il successo conseguito alla Camera (di cui abbiamo parlato), si siano mostrati favorevoli 35 senatori, contro solo 14 contrari.

Se il governatore repubblicano Phil Bryant firmerà il disegno di legge, il Mississippi diventerà lo stato con le migliori leggi pro life negli USA. Lo stesso Jameson Taylor, Presidente del Centro per le Politiche Pubbliche, ha affermato che gli aborti «sono dannosi per le donne e violano anche l’integrità della professione medica stessa».

Ma abbiamo anche parlato delle buone speranze che nell’Utah potrebbe essere vietato l’aborto dei bambini con Sindrome di Down. Ora, un altro articolo di LifeSiteNews chiarisce meglio i caratteri di tale disegno di legge.

Non solo sarà vietato per i medici incoraggiare l’aborto di un bambino con Sindrome di Down o accettare di praticare l’aborto per chi vuole uccidere il proprio figlio per questa ragione, ma i medici e gli infermieri saranno anche obbligati a fornire informazioni veritiere e complete su tale sindrome, non solo gli aspetti negativi.

Così, Marianne Lisonbee, deputata dell’Utah, ha affermato che i bambini con Sindrome di Down «devono essere protetti», ricordando che, in qualsiasi condizione, l’aborto è una «terribile forma di discriminazione».

Infine, sempre LifeSiteNews ci mette al corrente anche di una nuova iniziativa: il team di “Life Runners” (corridori per la vita) ha infatti deciso di prendere parte alla sesta edizione dell’A-Cross America Relay: una corsa  per la vita, a staffetta, attraverso numerosi stati degli USA, cui può prendervi parte chiunque. Qui si possono trovare i dettagli.

La corsa, che ha avuto inizio il 14 febbraio, si concluderà il prossimo 25 marzo, in un incontro di preghiera a Leawood, davanti ad una sede di Planned Parenthood.

Il motto dei corridori “Ricorda i non nati” sembra proprio rispecchiare gli orientamenti pro life che gli USA stanno assumendo negli ultimi tempi. Speriamo che continuino di questo passo, contagiando anche altri Stati.

Luca Scalise


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