27/11/2014

USA: stop all’aborto su richiesta

A settembre 2014 una relazione di un ufficio di sorveglianza del governo ha confermato che il cosiddetto “Obamacare” (quell’insieme di regolamentazioni del governo americano inerenti il finanziamento statale di progetti riguardanti la Salute) è talmente farcito di finanziamenti riguardanti l’aborto che spesso è quasi impossibile per i consumatori determinare se il piano che stanno prendendo in considerazione include anche l’aborto volontario. Il rapporto dettagliato del Government Accountability Office (GAO) mette in luce che oltre 1.000 progetti inclusi nel suddetto piano per il 2014 includono l’aborto su richiesta. 

E anche nei fondi da stanziare per il 2015 sembra non sia cambiato nulla; ancora una volta non è chiaro se prevedano l’aborto su richiesta.

Per esempio nello stato del New Jersey 58 su 58 finanziamenti includono pagamenti per gli aborti e sono sovvenzionati dai dollari dei contribuenti federali.

Una revisione preliminare rivela anche la probabilità che tutti i progetti negli stati delle Hawaii, del Vermont e del Rhode Island includono l’aborto su richiesta; come è stato nel 2014, per il 2015 i contribuenti di tutto il paese saranno costretti a sovvenzionare questi progetti per l’aborto.

Cinque anni fa, il presidente Obama affermò pubblicamente, durante una speciale sessione del Congresso, che “con il nostro progetto, nessun dollaro federale verrà utilizzato per finanziare l’aborto.” (9 settembre 2009)

Il responsabile e progettista dell’Obamacare, Jonathan Gruber ha dichiarato: “La mancanza di trasparenza è un enorme vantaggio politico” quasi a dimostrare l’azione dolosa di nascondere determinati finanziamenti.

In questi ultimi tempi però una significativa maggioranza degli americani si oppone e, soprattutto, a nessuno piace essere ingannato; un numero crescente di americani sta comprendendo che l’aborto è violenza contro i bambini e le donne; che non c’è nulla di benigno, di compassionevole, ma si tratta semplicemente di un atto che uccide un bambino e distrugge psicologicamente (a volte anche fisicamente) le madri.

Newlife

Fonte: Washington Times

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.