07/12/2014

Utero in affitto: la Thailandia vota NO

Xavier Symons, su BioEdge,  ci informa che il Parlamento della Thailandia ha varato un disegno di legge che vieta l’utero in affitto.

Anche se l’iter legislativo non è del tutto concluso, pare che il legislatore tailandese abbia deciso di porre fine allo sfruttamento sessuale e riproduttivo cui erano soggette le donne e i bambini, nel Paese.

La decisione è giunta dopo una serie di episodi eclatanti che hanno mostrato al mondo quanto e come la pratica ignobile dell’utero in affitto calpestasse la dignità umana.

Molti ricorderanno il caso del piccolo Gammy, abbandonato dai compratori occidentali, perché Down, come fosse merce  difettosa.

Poco tempo dopo, abbiamo riportato lo scandalo del mercato di donne e neonati , delle “Baby farms”,  che è emerso a seguito della vicenda del trafficante di bambini giapponese che aveva messo su un business indegno, di creature concepite col suo proprio seme. Queste vicende sono accadute nonostante il Consiglio medico tailandese avesse vietato dagli anni ’90 l’utero in affitto.

Il Governo spera che la nuova, severa normativa riesca ad avere una portata pratica più effettiva e sostanziale.

Redazione

 

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