11/06/2014

Utero in affitto, mappatura genetica, FIVET, selezione degli embrioni: coraggio contro la nuova genetica!

La prima bambina concepita in provetta, Louise Brown, ha ora 36 anni. Da allora ad oggi la FIVET è divenuta tanto diffusa che John Stonestreet, su Break Point, parla di un “nuovo mondo” della riproduzione ( e l’allusione al romanzo profetico di Huxley, The Brave New World, ci sta tutta…). Combinando FIVET, utero in affitto, mappature genetiche e selezione degli embrioni imperfetti – o semplicemente non dotati del grado di perfezione richiesto dai compratori- committenti, la “newgenics” ci prospetta un futuro inquietante.

Qualche segnale positivo, qua e là nel mondo, però ogni tanto ci arriva.

Per esempio in Louisiana, il governatore Bobby Jindal ha posto per due volte il veto alla legge che avrebbe regolamentato la maternità surrogata, nonostante che l’opposizione “politicamente corretta” abbia gridato  “vergogna” e “scandalo”.

Sarà troppo sperare che i nostri politici prendano esempio e coraggio da Jindal? Dipende anche da noi e dall’opinione pubblica: per prendere una posizione tanto “scorretta”, contro la mentalità dominante, ci vuole coraggio. Questo, ai nostri rappresentanti, possiamo darlo noi, cittadini, elettori, nel far sentire chiaramente la nostra ferma opposizione a questa deriva disumana, e quindi il nostro sostegno a quei membri degli organi elettivi che si schierino in tal senso.

Francesca Romana Poleggi

 

Blu Dental

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