11/04/2019

Valerie Gatto: la bellezza della Vita sempre e comunque

In questo mese di marzo appena trascorso si è ricominciato a parlare dei diritti delle donne “;ancora da conquistare”, e in un certo senso siamo d’accordo se ci riferiamo al primo e più importante diritto di cui la donna è deprivata nella nostra società: quello alla vita.

Ebbene sì, se si parla di “femminicidio” riferendosi alle violenze che avvengono tra le mura domestiche, a danno delle donne, come mai non si fa rientrare in questa espressione anche la strage di bambine non nate che, silenziosamente, viene perpetrata ogni giorno, nelle cliniche ospedaliere e per le motivazioni più disparate, sempre meno legate a casi estremi e situazioni d’urgenza? Noi vogliamo ricordare, anzi gridare, il diritto alla vita negato, mostrando anche, al contrario, i miracoli che è capace di generare quando esso viene sempre e comunque rispettato.

Lo facciamo ricordando la storia di Valerie Gatto, una trentenne laureata cum laude all’Università di Pittsburgh, di una bellezza mozzafiato, tanto da essere stata incoronata Miss Pennsylvania. Alta castana, con due splendidi occhi azzurri, segni particolari: concepita in seguito a uno stupro, da una donna giovanissima e coraggiosa come un leone. All’epoca dei fatti sua madre aveva appena 19 anni, poco più di una ragazzina, venne avvicinata da uno squilibrato che le mise un coltello alla gola e la violentò. Poco tempo dopo scoprì di essere rimasta incinta ma non pensò nemmeno per un momento all’aborto, sebbene l’idea di allevare una bambina alla sua giovanissima età non fosse un pensiero da poco. Tuttavia, incoraggiata anche da sua madre che costantemente le ricordava che «Dio non ti manda mai più di quel che puoi sopportare», portò avanti, la gravidanza, senza esitazione.

Valerie, oggi, va in giro testimoniando la bellezza di aver sempre sentito la sua vita come “voluta” e “desiderata” e non come semplice frutto di un brutto incidente e, soprattutto l’importanza della decisione presa da sua madre che le fa dire con convinzione: «Sono certa che Dio mi abbia voluto qui per una ragione. Per ispirare le persone, per incoraggiarle e per dare loro la speranza che tutto è possibile e che non ci si può lasciare definire la vita dalle circostanze». Sostiene che la fede sia il dono più importante che sua madre le abbia trasmesso, per questo utilizza la piccola fama che il suo titolo di Miss Pennsylvania le ha lasciato per girare gli Stati Uniti insegnando a tutte le donne come reagire psicologicamente alla violenza sessuale e alle aggressioni, parlando loro di Dio.

Manuela Antonacci

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