05/07/2016

Vita e Famiglia: l’Argentina si alza e cammina

Anche in Argentina si scende in piazza per difendere il diritto alla vita e la famiglia naturale.

Lo scorso sabato 2 luglio si è tenuta a Buenos Aires e negli altri capoluoghi di provincia di tutto il Paese la seconda edizione della Marcia per la vita e la famiglia, il cui slogan quest’anno era “Argentina, alzati e cammina!”.

Di fronte al sesto tentativo da parte di 30 associazioni femministe di presentare una proposta di legge volta a introdurre l’aborto “sicuro, libero e gratuito”, la mobilitazione – organizzata da numerose sigle pro-vida – ha voluto ribadire il suo intento di difendere “il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale”, “il diritto dei bambini ad avere un padre e una madre”, “il diritto e il dovere naturale dei genitori di educare i figli secondo le loro convinzioni e la libertà di esercitare tale diritto”, il “rispetto dei valori morali e religiosi che hanno plasmato la nostra nazione” e la “libertà di coscienza”.

In concomitanza, si è tenuta la 97ª edizione della “Marcia degli scarpini” (come avviene ogni mese a partire dal 2006), che ha avuto per tema “Senza famiglia non c’è società, senza vita non ci sono cittadini, senza cittadini non c’è Paese”.

Il popolo della vita e della famiglia ha chiesto ai rappresentanti politici di proteggere la dignità della vita umana in ogni fase dell’esistenza, dal concepimento alla morte naturale.

In America Latina le lobby mortifere, sostenute dai poteri internazionali, stanno cercando di legalizzare l’aborto con una propaganda molto sottile, fondata spesso su dati e statistiche assolutamente falsi e manipolati. E lo fanno ben sapendo che la maggior parte della popolazione è invece a favore della vita.

In un Paese come l’Argentina, in cui il tasso di natalità è molto basso, la volontà di introdurre l’omicidio dei bambini è una pazzia, oltre che un crimine. In occasione del bicentenario dell’indipendenza dello Stato, le cui celebrazioni si terranno il 9 luglio, l’auspicio di una delle organizzatrici della Marcia, Olga Muñoz (presidente di FAMPAZ), è che gli argentini siano uniti nel dare la giusta importanza ai valori della vita e della famiglia, senza il rispetto dei quali non è possibile costruire una società più giusta e fraterna.

Redazione

Fonte: infoCatólica


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