La difesa della vita ha segnato in maniera netta l’operato di David Bereit, da quando nel 2007 ha dato il proprio aiuto per fondare la campagna 40 Days for Life, che consiste nell’organizzare veglie di preghiere all’esterno delle cliniche dove i praticano gli aborti e di offrire per la vita anche preghiere e digiuni in forma privata.
Ma, dal quel lontano 1990 in cui conobbe sua moglie, un altro fatto ha segnato la vita di David: la lotta in materia di fede. Una lotta durata 28 anni (durante i quali ha sempre assistito alla Messa domenicale) e che ha visto il proprio coronamento la notte di Pasqua, nella chiesa di Santa Maria dell’Immacolata Concezione a Fredericksburg in Virginia, quando l’ex presbiteriano è stato battezzato ed è entrato a tutti gli effetti a far parte della Chiesa cattolica.
«Dopo anni di preghiera, discernimento e un sacco di lotta con Dio, sono stato accolto in piena comunione con la Chiesa cattolica durante la veglia pasquale della notte scorsa», ha scritto in una testimonianza condivisa sui social media. «Dopo una profonda esperienza durante un’ora di adorazione lo scorso settembre, ho frequentato corsi RCIA negli ultimi mesi», ha aggiunto. «Per me la Quaresima ha assunto molto più significato del solito, mentre pregavo e digiunavo più intensamente che mai con un desiderio concentrato di continuare a crescere più vicino a Cristo. Ora sono pieno di gioia e sono in completa pace, riguardo questo prossimo passo nel mio lungo viaggio di fede».
La Chiesa, dunque, da qualche giorno ha un nuovo importante membro che lotta in difesa della vita nascente, contro il crimine dell’aborto: un altro segno di speranza!
Fonte: Catholic Herald
Redazione