21/11/2017

“Yo fui gay”, il libro di DiTolve in Spagna [video]

Luca Di Tolve, già icona e attivista della comunità LGBT, ora, felicemente sposato e padre, dedica la sua vita a offrire un percorso di guarigione spirituale a tutti coloro che sono in crisi, alle coppie, ai single, eterosessuali e gay e altro.

Lo accusano di “voler curare i gay” (che pare sia uno dei reti più efferati che si posano concepire oggigiorno), ma in realtà lui non solo non costringe nessuno a frequentare la Casa Sant’Obizio dove ha sede l’associazione Gruppo Lot – Regina della Pace, ma offre l’occasione per un ritiro spirituale per aiutare in una riscoperta di sé e della propria identità intima che non è necessariamente connesso all’essere gay o meno. Anzi che non presuppone un “dover” non essere più gay.

Eppure viene costantemente massacrato mediaticamente dalla “Gaystapo”, come i nostri Lettori sanno bene.

In queste settimane ha portato il suo libro in Spagna, terra «sotto controllo della gaycrazia», dice Andrea Zambrano su La Nuova Bussola Quotidiana.

Infatti, nessuno ha avuto il coraggio di ospitare una pubblica conferenza di Di Tolve per la presentazione di “Yo fui gay”: «troppo alto il rischio, troppe poche garanzie di sicurezza. ... La legge approntata da Podemos e approdata il mese scorso in Parlamento sulla tutela dei diritti dei gay minaccia davvero di diventare realtà. Complice l’astensione del Partido Popular, che sta lentamente lasciando campo libero alle forze di Sinistra nell’imporre una legge liberticida che prevederà anche il ritiro dei libri sgraditi secondo un meccanismo di censura che abbiamo conosciuto sotto altri regimi, in altre epoche storiche. Ma che sta diventando realtà oggi in Spagna.
“Inizialmente il progetto di legge presentato da Podemos prevedeva il “rogo” dei libri giudicati “omofobi” – spiega alla Nuova BQ Carmelo Lopez, redattore della casa editrice Libroslibres che ha acquistato i diritti del libro di Di Tolve e si appresta a promuoverlo in libreria -. Poi, dopo le proteste di molti si è deciso di modificare il testo e di prevedere “soltanto” un ritiro amministrativo operato da una commissione apposita nominata dal governo”. ... Lopez arriva così a descrivere un’escalation che si avvicina sensibilmente alla persecuzione: “Dei vescovi minacciati e denunciati in Italia avete scritto – insiste -, ma ad esempio recentemente una psicologa è stata intimidita perché aiuta gli omosessuali a tornare alla loro identità fisiologica. E’ stata oggetto di campagne di denigrazioni molto pesanti”».

Ascoltiamo l’intervista rilasciata ad Actuall da Luca Di Tolve sulle sue ragioni di libertà nel voler testimoniare che gay si può essere, ma si può anche non essere e soprattutto che si può riscoprire la natura vera dell’essere umano in sé.

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