22/04/2018

22 aprile: giornata nazionale per la salute della donna

Oggi, 22 aprile, si celebra la giornata per la salute della donna.

Infinite  e lodevoli le iniziative prese in questa settimana passata da numerosissimi ospedali in numerosissime città di tutta Italia per screening, visite, prevenzione ecc.

A volte, ai nostri giorni, assistiamo a delle derive “salutiste” e dal salutismo, come da tutti gli -ismi, è bene prendere le distanze. Però una equilibrata e seria  propaganda di informazione ai fini della miglior cura e soprattutto della prevenzione è sacrosanta e – forse – mai sufficiente. E non solo per la salute della donna, ma in generale per la tutela della salute di tutti quanti, minacciata da stili di vita, pratiche, alimenti e medicinali che sarebbero davvero da limitare, tenere sotto controllo e in molti casi da bandire.

Quanto alla salute della donna, poi, in questi giorni alcuni hanno anche rilevato con allarme che secondo le ultime statistiche sono in aumento i casi di tumori e infezioni sessuali.

Per cui si raccomanda prevenzione, prevenzione e ancora prevenzione, visto che i tumori dell’apparato genitale femminile sono per la maggior parte “sordi”, cioè non danno disturbi finché non è ormai troppo tardi.

Tutto giusto e sacrosanto.

Purtroppo però non ci sorprende – ahinoi – che nei tanti articoli e proclami letti non siamo riuscite a trovarne uno – uno solo – che invitasse alla prevenzione anche attraverso la limitazione dei comportamenti a rischio: la promiscuità sessuale, e  le pratiche sessuali contronatura (il rischio di infezioni dell’apparato sessuale, quando le bocca e l’ano si usano in modo improprio – oggettivamente –  si moltiplicano), innanzi tutto.

E la reticenza omertosa non ci sorprende perché predicare la continenza o la fedeltà, di questi tempi, è davvero fuori moda. Anzi abbiam letto infiniti inviti a praticare sesso a gogo, perché “il sesso fa bene”... A noi risulta che è “l’amore vero che fa bene” e il sesso fa benissimo quando ne è il frutto naturale. Ma anche questo discorso è da bigotti, oscurantisti,  ecc,  ecc.

Non parliamo poi dei rischi per la salute delle donne annessi alla contraccezione (leggete qui: ormai ne parlano anche femministe laiche e progressiste, ogni tanto) e all’aborto (dei rischi per la salute della donna che comporta l’aborto parliamo davvero in pochi. E le donne non sono informate: avete visto questo prezioso libretto?): totem sacri e intangibili di una cultura che piega anche la scienza all’ideologia, con buona pace della salute di quella donna che evidentemente interessa solo fino a che non si scontra con il tabù ideologico dominante...

In conclusione, a ogni donna giunga anche il nostro messaggio: celebriamo questa giornata andando a fare una visita in più e un po’ prima. Non trascuriamo la nostra salute (anche se “non c’è mai tempo”...). Ma non lasciamo che la propaganda ideologica ci chiuda gli occhi di fronte a ciò che mina la nostra salute, a 360 gradi.

E – per la salute di ogni donna – firmiamo e facciamo firmare la petizione di ProVita al futuro ministro della sanità: non ci può essere prevenzione senza una veritiera e corretta informazione.

Le Donne della Redazione

 

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