18/09/2015

A Fermo attacco a Fratelli d’Italia per campagna contro il gender

La teoria gender non esiste e guai a chi osa parlarne!

Questo il mantra ossessivamente ripetuto dai fautori di tale ideologia, che invece c’è. Eccome se c’è. Non è un’invenzione dei cattolici e dei fascisti intolleranti.

Anche perché se si trattasse solo di fantasia, come si spiega tanto accanimento da parte dei movimenti LGBT e dei loro soci?

Prendiamo ad esempio quanto accaduto a Fermo. Informazione.tv riporta l’atto di vandalismo verso il gruppo locale di Fratelli d’Italia, che in questi giorni sta promuovendo una campagna di sensibilizzazione attraverso delle vele che girano nel territorio della provincia con manifesti anti-gender.

Ebbene, nei giorni scorsi uno dei manifesti è stato imbrattato con scritte volgari e offensive.

«I manifesti della vela che sponsorizza la campagna contro le teorie gender sono stati imbrattati da alcuni buontemponi molto democratici – scrive Loredana Moretti di Fratelli d’Italia – che non sopportano di essere smascherati da chi non condivide le loro idee. Sono minacce politiche da parte di vigliacchi che sono capaci di alzare polveroni su presunti razzismi degli altri, perché non accettano la diversità ed il confronto e quindi le respingiamo al mittente».

Dal coordinamento fermano di Fratelli d’Italia fanno sapere che denunceranno l’accaduto alla Procura della Repubblica.

«È in atto – ha affermato la Moretti a proposito dell’iniziativa in corso – una campagna di furbizia mediatica con la quale si tende a negare la volontà “dittatoriale” di obbligare i bambini ad imparare che si può essere femminile o maschile, perché è una questione di scelta personale che non dipende dalla natura fisiologica: il sesso si può fare sia con i maschi che con le femmine perché l’importante è l’amore».

La dirigente di FdI conclude ricordando che il suo partito «intende informare le famiglie di ciò che accade perché i bambini non possono essere usati come cavie per sperimentare socialmente teorie con non hanno supporto scientifico o che hanno il supporto di scienziati svenduti all’idiozia. Il governo Renzi vuole modificare l’assetto sociale anche contro l’ordine naturale delle cose con l’operazione scuola: nella legge vi è il rinvio al “Piano di azione straordinario contro la discriminazioni sessuali di genere” (per il tramite della legge 119 del 2013 richiamata dall’articolo 5), che al paragrafo 5.2 recita testualmente: “Obiettivo prioritario deve essere quello di educare alla parità e al rispetto delle differenze, in particolare per superare gli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e il significato dell’essere uomini e donne, ragazze e ragazzi, bambini e bambine nel rispetto dell’identità di genere, culturale, religiosa, dell’orientamento sessuale (…) sia attraverso la formazione del personale della scuola e dei docenti, sia mediante l’inserimento di un approccio di genere nella pratica educativa e didattica”. Fratelli d’Italia oggi combatte affinché queste cose si sappiano, perché venga impedita l’introduzione di una ideologia sulla razza neutra che viola il pudore del bambino e che vuole trasformare il corpo umano in un oggetto».

Il ministro Giannini ha annunciato di ricorrere alle vie legali verso chiunque sostenga tali posizioni. Di fronte agli attacchi subiti da un movimento politico della Repubblica, chi sarebbe da denunciare? Forse gli aggrediti dovrebbero essere considerati come aggressori?

Redazione

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’

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