21/12/2017

Aborto – Ancora aperto il caso di Maria Ammirati

Il caso di Maria Ammirati, morta il 28 giugno 2012 a Caserta dopo un aborto al quinto mese di gravidanza, fa ancora discutere. 

L’altro ieri si è infatti svolta l’ennesima udienza presso la sede del tribunale penale di Santa Maria Capua Vetere, nel quale si è tuttavia assistito al semplice rinvio al prossimo 23 gennaio, per permettere di raccogliere le perizie mediche.

La storia di aborto di Maria, all’epoca 36enne, è complessa e si articola in diverse tappe. Dopo un aborto terapeutico al 5° mese, pare, sia arrivata all’ospedale di Caserta accusando un forte dolore nella zona addominale.  In seguito la terapia intensiva, un secondo intervento chirurgico, quindi la morte. In mezzo tanti punti ancora poco chiari, che spetta ai legali Vittorio Giaquinto e Bernardino Lombardi portare alla luce, per quanto sarà possibile.

A portare avanti la battaglia per la figlia deceduta è la mamma Rosaria, che non si rassegna a quello che definisce essere stato un caso di malasanità. Già nel settembre del 2013 la donna affermava a Il Corriere del Mezzogiorno: «Cerco vendetta? No, giustizia. E non ce l’ho col mondo intero ma con due mondi di casa nostra, prima con quello della sanità e poi con quello giudiziario. Mia figlia è morta il 28 giugno dello scorso anno ed io lotto per lei, perché lo strazio che ha caratterizzato i suoi ultimi giorni non venga inflitto ad altre giovani».

Un aborto che ha ancora tante zone d’ombra. Le domande rimangono tante, tra la certezza di due vite morte prima del tempo e di due persone – il ginecologo dell’Ammirati Nicola Pagano e la Dott.ssa Maria Tamburro dell’ospedale civile di Caserta, che pare avesse diagnosticato una colica addominale – indagate per omicidio colposo, mentre per le altre 23 persone coinvolte il Pm ha chiesto l’archiviazione.

Attendiamo gli sviluppi di questa triste vicenda. Ma la  Maria Ammirati potrebbe essere una delle donne rimaste vittime dell’aborto di cui non si parla mai.

Redazione

Fonte: Vivi Casa Giovane


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