07/03/2017

Aborto da cancellare: 40 Giorni per la Vita a Roma

40 Days for Life è un’iniziativa di preghiera a favore della vita, perché cessi l’orrendo delitto dell’aborto, che si svolge anche a Roma.

Consiste nel pregare un Rosario al giorno per sostenere il ‘sì alla vita’ delle madri in difficoltà.

Si chiama “40 giorni per la vita” e si sta svolgendo in questi giorni. Hanno cominciato il 1 marzo e continueranno fino al prossimo 9 aprile.

L’iniziativa di preghiera è promossa per la prima volta anche a Roma dal gruppo degli ‘Universitari per la Vita’.

Un Rosario al giorno recitato insieme dinanzi all’Azienda Ospedaliera “San Giovanni Addolorata” in Via dell’Amba Aradan, 9; una presenza orante di circa 12 ore quotidiane per sostenere il ‘sì alla vita’ delle madri in difficoltà, tentate dall’aborto nella solitudine e nell’abbandono.

Tale iniziativa è stata organizzata da una realtà apartitica e aconfessionale, ossia da un gruppo di giovani che s’impegna a diffondere la cultura pro-life negli atenei italiani a partire da quelli della capitale, promuovendo campagne di sensibilizzazione, attività di formazione ed eventi e coinvolgendo studenti di diverse nazionalità anche attraverso degli aperitivi in università, allo scopo di tutelare e custodire il diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale, un diritto negato ai 6 milioni di bambini vittime dell’aborto in Italia da quando c’è la  legge 194.

Per fronteggiare tale iniqua strage di innocenti e dar voce a chi non ha voce, la preghiera risulta sicuramente l’arma più potente che deve sostenere e accompagnare sempre ogni azione in difesa della vita del bambino non ancora nato. In tutte le sue apparizioni la Vergine Maria ha ricordato la preziosità di una preghiera costante e generosa. Infatti dal 2007 a oggi la “catena dolce che ci rannoda a Dio” recitata davanti agli ospedali ha contribuito a strappare all’aborto 12.668 bambini in tutto il mondo.

“40 Days for Life” è nata in America, e più precisamente in Texas, ed è ormai attiva quasi tutti i 50 Stati, ma anche in Inghilterra, Spagna, Germania, Argentina e Australia. Il fondatore americano del movimento, Shawn Carney ha evidenziato a più riprese che si tratta di una preghiera pacifica sostenuta spesso anche dal digiuno, che desidera contribuire “ad aprire gli occhi della gente, affinché si renda conto che gli aborti avvengono, purtroppo, anche a pochi passi da casa nostra”.
Pertanto chi desiderasse sostenere tale iniziativa e ricoprire uno o più turni di preghiera, può comunicare ancora la propria adesione personale cliccando qui.

Alla preghiera deve però seguire l’azione. Perciò gli “Universitari per la Vita” sono anche tra i promotori della 7a Marcia per la Vita, il più grande evento nazionale pro-life, che si terrà il prossimo sabato 20 maggio a Roma con partenza alle ore 15 da Piazza della Repubblica.

Fabio Piemonte

 



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