08/07/2018

Aborto (delibera 211): «Cari consiglieri regionali piemontesi...»

Pubblichiamo una lettera aperta che un medico, il dottor Angelo Mandelli, ha inviato ai consiglieri regionali piemontesi che hanno approvato la delibera 211 sull’ agevolazione dell’ aborto e l’ assunzione di medici non obiettori.

La delibera 211 approvata dal consiglio regionale, che invita ad assumere medici non obiettori per permettere il “diritto all’ aborto”, è una delibera criminale e illegale, che viola apertamente la stessa legge 194 (che sancisce il diritto alla obiezione di coscienza dei medici).
Ovvio che questo diritto viene eluso e calpestato se viene assunta in anticipo gente che già dichiara di essere abortista.

Squallide, pretestuose e diffamatorie le illazioni secondo le quali gli obiettori non obietterebbero per motivi di coscienza, ma per motivi di comodo. Non spetta a voi, consiglieri regionali, fare presunte “indagini” per verificare la coscienza dei medici obiettori in base alle vostre illazioni e pregiudizi. Anche perchè chi promuove l’aborto la coscienza non l’ha  proprio. Quindi non può sindacare sulla coscienza degli altri.

Egregi consiglieri regionali, vi appellate sempre al feticcio della “libera scelta della donna” (scelta che non può mai arrivare al punto di uccidere), e mai alla realtà del bambino che viene eliminato.

Vi indignate perchè il “diritto ad abortire” sarebbe limitato. Ma non ci spiegate perchè fra i due diritti in gioco (l’ aborto e la vita), fate prevalere il primo e non il secondo.

Siete come quelli che, durante il regime nazista, si davano da fare per assoldare quante più SS potevano, per buttare quanti più ebrei possibile nei forni crematori, visto che era “stabilito dalla legge” e la legge non doveva essere disattesa, ohibò!

La vostra ipocrisia fa tanto più impressione quanto più dite di essere di sinistra. Fatemi capire. Non sono quelli di sinistra che, quando i padroni licenziano gli operai, vanno a manifestare contro il padrone, dicendo che non ha diritto a licenziarli?
E come mai, se invece degli operai licenziati, ci sono di mezzo i bambini che vengono abortiti, allora il discorso si ribalta, e diventa prioritario il “diritto” del padrone ad ammazzarli?

Voi dite che i medici obiettano per “futili motivi”. E che dire delle migliaia di donne che abortiscono perchè semplicemente non vogliono un nuovo parto, o perchè devono andare in vacanza, o perchè il bambino potrebbe avere delle lievi malformazioni (aborto eugenetico e selettivo, peggio dei nazisti).

Ma voi importa che un essere umano venga buttato nella spazzatura? Solo rifiuto è per voi. E “diritto” supremo quello di disfarsene se “indesiderato”.

Viva i medici obiettori!

 Angelo Mandelli

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