24/06/2019

Aborto, i pro life nei consultori. Femministe in protesta, sai che novità!

Risale al 28 gennaio di quest’anno l’accordo di “proficua collaborazione” tra la Regione Toscana e il Forum delle associazioni “pro vita”, spiega Il Fatto Quotidiano. Il patto, avente lo scopo di «rafforzare la rete regionale dei servizi territoriali» e di «offrire alle famiglie maggiore opportunità di ascolto, orientamento e sostegno, in raccordo e in collaborazione con i servizi pubblici e privati presenti sul territorio», ha anche (come si legge nell’articolo 3) l’obiettivo di «rimuovere le cause» dell’aborto volontario.

A tal fine, oltre a finanziamenti, è stata data alle associazioni in questione la possibilità di accedere ai consultori pubblici, ove potranno interagire con donne in difficoltà per via di gravidanze difficili, che intendono optare per l’aborto. In questi casi, l’assistenza alla donna sarà favorita anche dalla collaborazione tra i consultori ed i Centri di Aiuto alla Vita (Cav) locali, dipendenti dal Movimento per la Vita.

Appreso dell’accordo, le femministe di Non una di meno e il Coordinamento dei centri antiviolenza della Toscana hanno dato il via alle reazioni di protesta. «Hanno interrotto e occupato per due volte il consiglio regionale e continueranno a farlo ad oltranza. Fino a quando la Regione Toscana non deciderà di stralciare l’accordo con il Forum delle associazioni pro vita», spiega l’articolo.

Ma, di preciso, cos’è che farebbero di così crudele le associazioni pro life ed i Cav nei confronti delle donne, tanto da dover ritenere una minaccia la loro presenza nei consultori? Informare le donne su cosa sia un aborto, su cosa comporti, su quali siano le possibili conseguenze sulla loro salute fisica e psichica è forse da considerarsi un male? Presentare loro l’esistenza di alternative all’aborto è forse un atto di violenza? O, forse, lo è offrire loro aiuto concreto in caso di problemi economici o di altra natura?

Perché di questo si tratta. Nulla che offenda le donne, nulla che le privi di un briciolo della loro libertà. Solo ascolto, rispetto e assistenza. E dopo averne fatto esperienza, sono sempre di più le mamme e i piccoli che ringraziano i Cav.

Luca Scalise

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