10/08/2019

Assegno di gravidanza: una petizione al Comune di Ravenna

E’ stata presentata ai vertici del Comune di Ravenna una petizione che chiede il ripristino dell’assegno di gravidanza destinato a donne incinte bisognose.

La petizione per chiedere il ripristino dell’assegno di gravidanza per le mamme in condizione di fragilità economica è stata inoltrata, dal competente ufficio amministrativo del Comune di Ravenna, all’ufficio di presidenza del Consiglio comunale e, per conoscenza, al gabinetto del sindaco Michele De Pascale.

Secondo lo Statuto del Comune, la petizione dovrà essere esaminata dai competenti organi amministrativi e dovrà pervenire ai cittadini una risposta entro due mesi dal suo deposito.

Il documento è stato consegnato ai competenti uffici comunali alcuni giorni fa ed è stato sottoscritto da oltre 1000 firme. Alla raccolta di firme nel territorio di Ravenna è stata affiancata una iniziativa di raccolta di firme online, promossa dall’associazione nazionale «Generazione Voglio Vivere», che ha superato la quota di 3.000. La consegna è stata curata dalla prima firmataria, Cinzia Baccaglini, presidente del Movimento per la Vita di Ravenna, dal secondo firmatario, Alvaro Ancisi, consigliere comunale, capogruppo di Lista per Ravenna, e da Simone Ortolani, vicepresidente dell’associazione culturale “San Michele Arcangelo”.

L’iniziativa di solidarietà sociale e di partecipazione civica era stata presentata lo scorso 25 gennaio presso la Residenza municipale ed è dedicata alla memoria di Carlo Camerani, primario di Medicina generale, fondatore e presidente fino all’ultimo del Centro di aiuto alla vita di Ravenna, di cui il 16 luglio ricorreva il primo anniversario della scomparsa. Per ricordarne la splendida e nobile figura, è stato creato un comitato intitolato al suo nome che ha curato gli aspetti operativi della petizione, che è stata sostenuta dalla Caritas della Diocesi di Ravenna – Cervia – il cui delegato arcivescovile don Alain Francisco Gonzàles Valdès ha definito l’assegno di gravidanza per le mamme in difficoltà economica «un beneficio per tutta la nostra società» – oltreché dalla Parrocchia Ortodossa “Protezione della Madre di Dio” (Patriarcato di Mosca) e dal Centro studi “Caritas in Veritate”.

L’assegno di gravidanza – destinato alle donne incinte con un reddito inferiore ai 9.200 euro lordi e concesso dopo il quarto mese di gravidanza – era stato istituito dal Comune di Ravenna durante la consiliatura 1997-2001, nell’ambito del Fondo di sostegno alla genitorialità. Negli ultimi anni di erogazione, l’assegno è stato pari a 800 euro complessivi, in rate mensili di 200 euro. Di questo sostegno, destinato, nella declinazione del Comune stesso, a proteggere la “maternità povera”, hanno beneficiato nel 2016, secondo il dato reso noto dall’Amministrazione stessa, 59 donne, che in tal modo hanno portato a termine la gravidanza, su un totale di 1.062 nati in quell’anno a Ravenna. L’assegno è stato però sospeso nel maggio 2017, nonostante 21 richieste di concessione fossero pendenti presso i competenti uffici dei Servizi sociali.

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