Bagarre ieri al Senato: urla, fischi e qualche spintone in aula. Una Senatrice si fa male e finisce in ospedale.
Il consueto cabaret si potrebbe dire ma, oltre al portato folkloristico della notizia, vi è anche la sostanza.
A far andare su tutte le furie Matteo Renzi e l’onnipresente Ministro Boschi, oltre a preoccupare molto Scalfarotto, è il contenuto dell’emendamento da cui tutto è scaturito: estendere anche a questioni eticamente sensibili la competenza del nuovo Senato disegnato dal Ministro per le Riforme.
Sul documento, presentato dal Sen. Stefano Candiani della Lega Nord, è stato concesso il voto segreto, e così molti hanno votato contro le indicazioni del Governo, e il testo è stato approvato.
A parte i risvolti più strettamente politici (se il Senato avrà anche competenze su inizio e fine vita e definizione del matrimonio sarà difficile pretendere che i suoi componenti non vengano eletti direttamente dai cittadini), interessante è la reazione di Ivan Scalfarotto secondo il quale quest’impostazione “crea danno alle battaglie per i diritti civili, costrette al pantano bicameralista”.
Probabilmente il proponente del disegno di legge sull’omofobia avrebbe preferito poter imporre i suoi progetti futuri in materia di matrimonio gay ed omogenitorialità, senza doversi confrontare con ben due Camere del Parlamento.
Redazione