03/02/2018

Brandi: Basta nomine ideologiche alla dirigenza dell’UNAR!

Comunicato stampa di ProVita Onlus: Toni Brandi commenta la nomina alla dirigenza dell’UNAR di Luigi Manconi.

#chiudeteUNAR

Giunge la notizia che il presidente del consiglio uscente Gentiloni voglia nominare a capo dell’Unar (ufficio nazionale anti discriminazioni razziali) il senatore Luigi Manconi, recentemente escluso dalle liste elettorali del Partito Democratico.

«Questa scelta, se confermata, sarebbe l’ennesimo tributo all’ideologia e un ulteriore schiaffo ai cittadini italiani» – dichiara Toni Brandi, presidente di ProVita onlus – «Il senatore Manconi si è dichiarato favorevole alla pratica dell‘utero in affitto “etica”». Infatti, in un’intervista su GayNews il senatore affermava testualmente: «È possibile una gestazione per altri che rispetti un fondamento etico? È possibile. Dev’essere così [...]».

«Avremmo così l’assurdo – continua Toni Brandi – di una persona a capo dell’ufficio nazionale contro le discriminazioni, la quale è tuttavia favorevole a una delle più orribili forme di discriminazione: l’utero in affitto che, in ogni caso, riduce il bambino ad un oggetto contrattuale e sfrutta la donna in ciò che ha di più intimo e sacro: la maternità. Non parliamo poi delle posizioni di Manconi in tema di adozioni gay, eutanasia e liberalizzazione delle droghe».

«Il minimo che si poteva sperare, dopo i gravissimi scandali che avevano coinvolto il precedente direttore dell’Unar, è una nomina almeno ideologicamente neutrale, visto che in passato l’ufficio si è dimostrato non solo inutile ma pericoloso. Questa scelta di Gentiloni è intollerabile perché si pone in chiara continuità con la disastrosa politica precedente», conclude Toni Brandi.

Ricordiamo che il precedente direttore dell’Unar, Francesco Spano, ideologicamente e personalmente coinvolto nell’associazionismo LGBT, si dimise dopo gli scandali riguardanti la gestione dei fondi dell’Unar. Una parte rilevante dei finanziamenti andavano – come rivelò a suo tempo ProVita onlus – all’associazione gay ANDDOS, la quale promuoveva, tra l’altro, orge gay e servizi sessuali gay a pagamento.

Ufficio stampa di ProVita Onlus

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