30/03/2014

Cei: pericoloso affiancare religione ed omofobia

Presa di posizione della CEI in materia di diffusione del materiale UNAR nelle scuole, sintomo di una cultura che mira all’omologazione ed all’imposizione del gender come modello di vita.

Non solo: secondo le indicazioni dei promoter “anti discriminazione”, gli ambienti religiosi sono da tenere sotto una particolare lente di ingrandimento in quanto sarebbero forieri di pericolosi omofobi.

Riportiamo la notizia, ripresa dal portale web Asca.

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I vescovi italiani esprimono ”preoccupazione” per quelle che definiscono le ”forzature che rischiano di colpire pesantemente la famiglia e di associare in maniera indebita religione e omofobia”. E’ quanto si legge nel comunicato finale del consiglio episcopale permanente che ha chiuso i suoi lavori il 26 marzo scorso e che sono stati illustrati stamane al papa dal segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino. I vescovi tornano nel loro documento, ad attaccare quella che definiscono ”l’ideologia del genere” cosi’ come espressa nei tre opuscoli promossi da Lunar destinati alla scuola primaria e alle secondarie di primo e secondo grado intitolati ”Educare alla diversita’ a scuola” con le ”linee guida per un insegnamento piu’ accogliente e rispettoso delle differenze”. In realta’ i vescovi denunciano, in questi testi, una ”lettura ideologica del genere e una vera dittatura che vuole appiattire le diversita’, omologare tutto fino a trattare l’identita’ di uomo e donna come pure astrazioni”. In particolare, oggi, il segretario generale Galantini ha messo in evidenza come le famiglie non siano state affatto interpellate sulla diffusione di questi volumi cosi’ come i consigli di istituto delle diverse scuole. Lo stesso Galantino ha poi ricordato che lo stesso ministero dell’Istruzione si e’ poi detto estraneo alla diffusione dell’opuscolo che era stato, invece, promosso dal ministero delle Pari opportunita’ sotto il governo Letta. Lo stesso Galantino ha, quindi, affermato l’intenzione di volersi incontrare al piu’ presto con il ministro Stefania Giannini.

 

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