10/11/2014

Divorzio breve e facile – La Camera approva

La scorsa settimana, la Camera ha approvato in via definitiva, con 317 sì e 182 no, il disegno di legge di conversione del decreto di riforma sull’arretrato del processo civile. Procedure più snelle, si dice.

Tra le norme approvate, quelle che consentiranno ai coniugi che intendano divorziare di comparire davanti all’ufficiale dello stato civile del Comune per concludere un accordo di separazione o di scioglimento del matrimonio o di cessazione degli effetti civili o di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio. L’assistenza dei difensori non è obbligatoria.

Questa modalità – definita da alcuni “ divorzio facile ” – è a disposizione dei coniugi solo quando non vi siano figli minori o portatori di handicap grave o economicamente non autosufficienti e a condizione che l’accordo non contenga atti con cui si dispone il trasferimento di diritti patrimoniali. E’ previsto un doppio passaggio dinanzi al sindaco in qualità di ufficiale di stato civile a distanza di 30 giorni.

E’ quindi possibile divorziare senza frequentare il tribunale: devono trascorrere tre anni dal momento della separazione e non ci devono essere contenziosi tra marito e moglie. La definitiva dissoluzione dell’istituto matrimoniale si avrà tra qualche settimana, quando il Senato – la commissione giustizia è stata convocata martedì 11 novembre – discuterà e approverà il disegno di legge sul “ divorzio breve ”, approvato in prima lettura dalla Camera lo scorso 29 maggio (su 411 votanti, solo 30 hanno dissero no e 14 si astennero). Si decise di ridurre da 3 anni a 12 mesi la durata del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che legittima la domanda di divorzio, nel caso di separazione giudiziale. Il periodo di separazione sufficiente è ulteriormente ridotto a 6 mesi, nel caso di separazione consensuale.

Si può imputare alcunchè a questa valanga laicista e libertaria, che fa solo il suo “mestiere”, se anche nella Chiesa – che dovrebbe proclamare i principi che sono a fondamento del diritto naturale – c’è chi si sta strenuamente battendo per consentire la comunione ai divorziati risposati?

Danilo Quinto

 

 

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