07/05/2015

Famiglia, la dottrina della Chiesa, i cattolici tedeschi

Il dibattito sinodale sulla Famiglia, in verità mai sopito, ritorna in auge accresciuto di un nuovo capitolo.

È infatti notizia di poche ore fa che una “Supplica filiale” rivolta a Papa Francesco, nella quale Gli si chiede di riaffermare la dottrina e la prassi della Chiesa sui temi della famiglia e della sessualità, è stata già firmata da 225.000 persone di diverse nazioni.

Il testo della Supplica Filiale si può leggere qui.

Spiccano le firme di 4 cardinali, 22 arcivescovi e vescovi e numerose personalità appartenenti alla sfera religiosa e alla vita politica, accademica e sociale. Tutti noi abbiamo la possibilità di sottoscriverla, cliccando qui.

Confrontati con le esigue risposte ufficiali al questionario sulla famiglia provenienti dalla Germania, questionario voluto e promosso dalla segreteria del Sinodo, i numeri della Supplica risultano schiaccianti. I dati della Germania hanno particolare importanza per le prese di posizione di alcuni esponenti del suo episcopato in materia di pastorale e morale sessuale assunte durante il dibattito sinodale.

Mentre la Supplica Filiale è stata già firmata da migliaia di tedeschi, veniamo a sapere dall’analista cattolico Mathias von Gersdorff che dalla diocesi di Essen, 850.000 anime, sono pervenute soltanto 14 risposte al questionario e che dalla quella di Mainz (740.000 anime) le risposte sono state appena 21. Questi numeri ci dicono che è statisticamente impossibile concludere che l’opinione pubblica tedesca sia allineata alla posizione assunta da cardinali come Kasper e Marx. Eppure, questo è quanto i media laici ma anche cattolici ci dicono da diverse settimane…

Bludental

Parrebbe che la maggioranza di queste scarse risposte al questionario, analizzate e inviate a Roma in un rapporto intitolato “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”, siano favorevoli a rovesciare la dottrina e la prassi della Chiesa in materia di morale sessuale.
Se il numero delle risposte fosse statisticamente rilevante, e non lo sono, il documento descriverebbe un panorama desolante: l’opinione pubblica dei fedeli cattolici tedeschi sarebbe completamente avulsa dal magistero della Chiesa Cattolica. In altri termini, il documento evidenzierebbe un colossale fallimento pastorale della Chiesa tedesca. Lo stesso Von Gersdorff si chiede allora come mai la ricetta di alcuni rappresentativi porporati e presuli teutonici possa essere proposta quale soluzione pastorale per il resto della Chiesa universale, quando sarebbe più ragionevole che costoro si presentassero al prossimo Sinodo “con il capo cosparso di ceneri”.

I Vescovi delle diocesi povere potrebbero chiedere ai loro omologhi tedeschi come sia stato possibile che una Chiesa tanto ricca come quella della Germania abbia investito così poco sull’insegnamento della dottrina cattolica in tema di matrimonio e sessualità o per quale motivo gli insegnamenti delle Encicliche di Papa Benedetto XVI, Giovanni Paolo II (Familiaris Consortio) e Paolo VI (Humanae vitae) siano sconosciute o peggio ancora non presi in seria considerazioni dai fedeli tedeschi.

Von Gersdoff suggerisce che quello che la Conferenza Episcopale della Germania doveva fare era di informare il Vaticano che “infelicemente non è stato possibile sapere quello che i fedeli pensano sul matrimonio e la famiglia poiché non hanno risposto al questionário”. Al contrario, la Conferenza Episcopale ha redatto un documento che raccomanda, su questi punti, la demolizione della dottrina cattolica.

In tutti i casi il Cardinale tedesco Walter Brandmüller ha già dichiarato: “Chi vuole cambiare il dogma è un eretico – anche quando veste la Purpura”.

Samuele Maniscalco

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.