20/01/2016

Family Day – E’ attesa TROPPA GENTE: il raduno sarà al Circo Massimo

Nel comunicato stampa di oggi, 20 gennaio, il Comitato Difendiamo i Nostri Figli rende noto un cambiamento di programma per il prossimo family day del 30 gennaio.

E’ atteso un grande afflusso di partecipanti, da tutta Italia, considerato il grande riscontro di adesioni. Perciò niente più manifestazione itinerante, ma raduno statico al Circo Massimo.

Per agevolare gli arrivi, l’area intorno al Circo Massimo sarà accessibile dalle ore 12.00; la manifestazione inizierà alle 14.00 e si concluderà alle 16.30.

CircoMassimo_family dayIl programma dell’iniziativa sarà comunicato nei prossimi giorni; sono comunque già previsti interventi di diverso taglio da parte di esperti giuristi, testimonianze di famiglie, e le conclusioni del neurochirurgo e presidente del comitato “Difendiamo i Nostri Figli”, Massimo Gandolfini.

Gli organizzatori ringraziano fin d’ora la Questura e le forze dell’ordine che hanno cooperato fattivamente per risolvere a meglio queste questioni logistiche e hanno consentito la soluzione prospettata, al Circo Massimo, nell’interesse del pubblico.

Gli Italiani hanno compreso che è ora di reagire al diffondersi di messaggi, progetti e disegni di legge fondati su una visione falsa della persona umana e della società, a sostegno della famiglia e a difesa del diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà. In questo momento è veramente importante lanciare all’Italia e al suo Parlamento un appello appassionato, chiaro, pubblico e politicamente rilevante; difendere la dignità dei nostri figli (e di quelli futuri), la dignità dell’uomo e della donna, che nessuna legge deve permettersi (nemmeno indirettamente) di ridurre a produttori/venditori di gameti o di uteri; la dignità del matrimonio: resta qualcosa di speciale, di meraviglioso, che non può essere equiparato ad altri generi di assortimento affettivo.

E difendiamo, a ben guardare, anche la dignità di chi ha tendenze omosessuali: deve sperimentare il rispetto e l’amore del prossimo per la sua persona, non l’ossequio del diritto ai suoi capricci.

Redazione

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