Inerire nel dettato costituzionale la specifica della differenziazione di sesso per i coniugi uniti in matrimonio: questa la proposta di Fratelli d’Italia/Alleanza Nazionale.
Il progetto del partito di Giorgia Meloni si rende necessario per rigettare al mittente ogni forma di interpretazione creativa dell’articolo 29 della Costituzione, laddove si dice che “la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”, e per mettersi al riparo anche da eventuali strumentalizzazioni di chi cavalca il diritto all’uguaglianza per estendere il concetto di famiglia anche alle aggregazioni di persone LGBT.
Per completare il quadro e cercare di lasciare meno aspetti possibili alle eventuali future macchinazioni delle lobby omosessualiste, la proposta di Fratelli d’Italia/Alleanza Nazionale comprende una specifica in materia di omogenitorialità: “l’adozione è consentita ai coniugi uniti in matrimonio” e dunque solo a coppie etero.
In Croazia ed in Slovacchia la modifica costituzionale è già stata apportata e, sempre secondo le intenzioni dei proponenti, tramite le dichiarazioni dell’On. Ignazio La Russa, è necessario esplicitare che le coppie di fatto possono ricorrere al diritto comune per regolare la propria convivenza, relegando, quindi, la loro relazione solo con gli strumenti messi a disposizione dal diritto civile e non con legittimazione pubblica.
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