01/07/2016

Gay Pride pubblicizzato con uno spot da denuncia?

Rilanciamo il comunicato stampa dei senatori Giovanardi e Quagliariello che hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica denunciando uno spot pubblicitario del Gay Pride di Cagliari.

Gli attivisti LGBTQIA(...) hanno ormai  (loro, solo loro, però) “diritto” di fare propaganda violenta, blasfema, offensiva... ma possono anche coinvolgere i bambini?

In un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Cagliari i sen. Carlo Giovanardi e Gaetano Quagliariello segnalano che nell’ ambito del Gay Pride di Cagliari 2016 è stato ampiamente diffuso uno spot promozionale dal titolo “Pride 2016” girato da “Naked Panda” e pubblicato sulla pagina web sardegnapride.org, firmato dagli organizzatori dell’evento che risultano essere ARC Onlus, Movimento Omosessuale Sardo, Famiglie Arcobaleno, AGedO, CGIL Nuovi Diritti Cagliari e Sardegna, UniCa LGBT, Sardegna Queer, GayNet Olbia che gli organizzatori vantano aver avuto più di 500 mila visualizzazioni.

In tale spot – continuano nell’esposto i senatori di IDEA – un minore viene fatto oggetto di espliciti ammiccamenti di natura sessuale.
Nell’esposto i senatori ricordano che l’articolo 609 undicies del Codice Penale definisce adescamentoqualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifizi, lusinghe o minacce poste in essere anche mediante l’utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione” allo scopo di commettere il reato di cui all’ art 600 ter del Codice Penale; l’art 600 ter del Codice Penale punisce chiunque distribuisce o diffonde notizie o informazioni finalizzate all’adescamento dei minori di anni 18 e l”art 414 bis del Codice Penale punisce chiunque “con qualsiasi mezzo e con qualsiasi forma di espressione pubblicamente istiga a commettere il delitto previsto dall’ art 600 ter Codice Penale”, aggiungendo nell’ultimo comma che “non possono essere invocate, a proprie scuse, ragioni o finalità di carattere artistico, letterario, storico, di costume“.
Giovanardi e Quagliariello infine invitano la Procura della Repubblica a verificare se nella fattispecie emergano ipotesi di reato previste dall’art. 609 undicies, 600 ter, e 414 bis del Codice penale.

Carlo Giovanardi
Gaetano Quagliariello


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