14/07/2017

Gaystapo censura tutto, meno che i Gaypride (video)

Ormai la Gaystapo, occhiuto gendarme del politicamente corretto, vigila con i suoi metodi stalinisti (perché la Gaystapo riassume “il meglio” di tutti i totalitarismi) sulla “omofobia dilagante”, pronta a mettere alla gogna mediatica e non solo chiunque osi ragionare con la propria testa a proposito di natura e biologia.

Tanto che ha mandato i Carabinieri a casa di quel tizio di Latina che osò esprimere le sue preferenze sessuali, con uno striscione inneggiante alla fxxa, durante il Gaypride locale.

La Gaystapo, ha a cuore la libertà sessuale di tutti, ma ha in odio coloro che apprezzano esclusivamente le persone dell’altro sesso. Quelli che la neolingua chiama “eterosessuali”: non hanno proprio diritto d’esistere e se esistono devono stare zitti e nascosti.

Più ancora, l’odio della Gaystapo si scatena nei confronti dei Cristiani e in specie dei Cattolici, e di tutti quelli che condividono e credono nella Parola di Dio espressa – per esempio – da quel “grande omofobo” che era San Paolo, l’Apostolo delle genti.

 Il bello è che al seguito della Gaystapo si schierano giornali, TV, intellettuali, politici e relative amministrazioni comunali, provinciali e regionali, che aborriscono come di “cattivo gusto” gli striscioni come quello di Latina o le processioni e le preghiere pubbliche in riparazione allo scandalo pubblico suscitato dai gaypride.

preghiera_riparazione_gaypride_gaystapoOggi a Bari, nelle scorse settimane a Varese, Reggio Emilia, Milano, Pavia... in diverse città italiane, in occasione dei pubblici gaypride, le pubbliche preghiere pacifiche sono state ostracizzate e vituperate dalla Gaystapo e perfino da sedicenti uomini di Chiesa che evidentemente appartengono più alla suddetta Gaystapo che alla suddetta Chiesa.

Faremo la fine del Canada, dove il canale televisivo CBC, uno di quelli finanziati con contributi pubblici,  ritiene importante che i genitori siano di mentalità aperta e quindi consiglia loro di far vedere persone nude ai bambini: corpi di tutte le forme, di tutte le dimensioni e in tutte le condizioni. Tutto nutre l’intelligenza e favorisce lo sviluppo sessuale dei bambini: non è mai troppo presto per fare esperienza. Anzi, anche i bambini al di sotto dei cinque anni, per esempio. Dovrebbero vedere delle drag queen nude. Quindi bisogna portare i piccoli ai gaypride e soprattutto non stigmatizzare chi compie quelli che una volta venivano chiamati atti osceni in luogo pubblico.

Il gaypride è a favore dell'immigrazione
Il gaypride è a favore dell’immigrazione

Basta vedere il video (in calce all’articolo) che ci hanno mandato dei nostri amici di Napoli per capire di cosa stiamo parlando.

E a Napoli, tutto sommato, il gaypride è stato sobrio e contenuto. Altrove s’è fatto visto e sentito ben di peggio, ma non abbiamo il cuore di ripeterlo e di mostrarlo. Soprattutto le bestemmie e gli oltraggi al sentimento religioso vanno molto di moda, ma non abbiamo intenzione di ripeterle.

Tutto questo, però, è perfettamente in linea con la policy della Gaystapo.

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Redazione


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