30/10/2015

Gender in cattedra: a Trieste arriva docente trans

Il gender sale in cattedra a Trieste. A scuola infatti è arrivato un insegnante più o meno trans.

Fino a qualche tempo fa, se un dipendente pubblico, tanto più se docente, si fosse presentato sul posto di lavoro agghindato da donna, si sarebbe gridato allo scandalo, si sarebbe detto che il soggetto in questione era un vizioso e che non stava bene di testa.

Oggi invece chi pensa queste cose rischia di passare per retrivo.

Sul Gazzettino si parla di un professore, docente di fisica originario di Taranto e residente a Trieste, un supplente. Tutti ormai lo conoscono perché si è presentato in classe con rossetto e orecchini, completamente vestito da donna. Non si tratta di un crossdresser, ma di un travestito, anche se Romeo preferisce definirsi intersessuale: la teoria gender – che non esiste, ben intesi – offre infatti una vasta gamma di opzioni circa il tipo di orientamento sessuale che si ha.

Il prof. non fa mistero dei suoi gusti, tant’è che sulla sua pagina Facebook abbondano le foto più o meno sexy in cui mostra i suoi gusti.

Il suo arrivo a scuola ha suscitato un po’ di scalpore (nonostante la martellante propaganda LGBT, nella gente c’è ancora un certo buon senso e una certa ragionevolezza) e alcuni genitori hanno dichiarato di voler trasferire i propri figli. Fortunatamente, trattandosi di un liceo, il prof. non turberà più di tanto i ragazzi, che purtroppo sono abituati a vedere e sentire di tutto. Non si può però far finta di nulla e dire che tutto è normale. gender

Il preside dell’istituto ha difeso l’insegnante, affermando che è un docente preparato: l’aspetto esteriore non conta e dunque non è proprio il caso di far storie e di intervenire.

Il prof, da parte sua, agli studenti ha subito spiegato di essere un ermafrodita, “non inquadrabile nei due ambiti maschio femmina“, che non intende operarsi e che in pratica occorre superare vecchi pregiudizi.

Ormai tutto è possibile e presto arriveranno i ghetti o i manicomi per chi ritiene che a scuola e ovunque si debba girare vestiti decentemente e senza sbandierare ai quattro venti come viene vissuta la propria sessualità.

Le sorelle Bandiera negli anni Settanta-Ottanta cantavano e facevano spettacolo. Oggi insegnano e pretendono di essere serie.

Redazione

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