12/05/2015

Ideologia gender nei centri sociali

I cosiddetti centri sociali si autoproclamano “autonomi” oppure “antagonisti”, ma in realtà nella maggioranza dei casi legati a doppio filo con le realtà istituzionali di sinistra e di centro-sinistra che concedono loro spazi gratuiti a spese dei cittadini in cambio di sostegno elettorale. Oggi sembra abbiano trovato una nuova ragione di battaglia, quella dell’ideologia gender.

Questo fatto si inserisce in un contesto in cui questi “anti-tutto” hanno perso qualsiasi legame con la realtà sociale e, senza più nessuna idea da portare avanti, fungono da claque ad una classe politica intrisa di politicamente corretto e buonismo.

Uno dei loro cavalli di battaglia è dunque quello dell’ideologia gender, che accomuna sparuti gruppetti, grandi lobby, partiti politici di governo e non. Si vedono dunque sullo stesso fronte gli anarchici, i centri sociali, l’Arcigay ed il centro-sinistra, tutti compatti nell’osteggiare la famiglia naturale.

Anzitutto si denuncia un problema di omofobia, che non è dimostrato da nessuno studio, per cercare di inculcare l’ideologia di genere fino nelle scuole, senza rispetto per chi è naturalmente eterosessuale, con l’imposizione di modelli di vita omosessuale. Poi chiunque si schieri a favore della famiglia naturale oppure a favore del diritto di ogni bambino ad avere una mamma e un papà come genitori (invece di genitore 1 e genitore 2) viene bollato come “omofobo”.

E poi scende in piazza il “braccio armato” della “gaystapo” a “punire” gli omofobi.

Il caso più eclatante è quello delle aggressioni alle “Sentinelle in Piedi”: persone che ferme ed in silenzio leggono un libro vengono chiamate “provocatrici” e “violente” da chi di solito incendia macchine ed imbratta muri, nel più totale silenzio delle istituzioni.

Bludental

Si assiste dunque ad assalti fisici verso anziani e sacerdoti, come si è visto a Rovereto (TN), da parte di quelli che “sono Charlie” solo quando si è d’accordo con quello che sostengono loro, oppure a comportamenti pubblici che, se fatti da eterosessuali, sarebbero “oscenità in luogo pubblico”, come da codice penale.

Quello che fanno alle veglie delle Sentinelle, non si sognerebbero di farlo se le Sentinelle non fossero un movimento pacifico per lo più formato appunto da famiglie, bambini e persone anziane, perché questi soggetti sono anche pusillanimi.

Queste realtà autoproclamate “antagoniste” non sono dunque altro che l’ala più radicale del buonismo di un centro-sinistra politicamente corretto, che – guidato da lobby omosessualiste – cerca di propagandare ideologia gender per destrutturare la società civile naturale.

 L.T.

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